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Amedeo, o come innamorarsene

17 novembre 2022 | feltrinelli
Amedeo, o come innamorarsene

Un amore tossico al centro del nuovo romanzo di Lucrezia Lerro. Ne parla a #PDESocialClub assieme a Raffaella Silvestri.

Giovedì 24 novembre alle 18.00, i microfoni di #PDESocialClub ospitano Lucrezia Lerro e il suo nuovo romanzo, Gli uomini che fanno piangere, da poco edito da La nave di Teseo. A condurre la conversazione abbiamo invitato un’altra scrittrice, Raffaella Silvestri, autrice de La distanza da Helsinki e di La fragilità delle certezze.

Per questo suo dodicesimo romanzo, Lucrezia Lerro, psicologa regalata alla scrittura letteraria come romanziera, poetessa e drammaturga, torna al prediletto tema del disordine amoroso e più genericamente affettivo, che alimenta la sua opera come un fiume carsico in perenne affioramento.

Dopo le adolescenti di La giravolta delle libellule e di Più lontano di così, questa volta è una donna adulta a fare da protagonista, Ornella, pittrice in cerca di amore, che per una serie di casi –il suo psicanalista le suggerisce di prendere lezioni di francese, la sua insegnante di francese le racconta del suo amore tormentato per un bel cardiologo sposato e con tre figli – si infila in una relazione tossica con un uomo alimentato da un egocentrismo esclusivo e letale.

Il racconto delle pene d’amore dell’insegnante per l’inquieto, vanesio e pericoloso Amedeo è suonato infatti come una sfida per Ornella, che inquieta il suo, non chiedeva di meglio di una relazione tormentata e tossica, che le consenta di dare la stura al suo malessere, alla sua vocazione al disagio psicosomatico, dal mal di testa alla gengivite, al suo eterno vivere dentro e fuori il disordine alimentare tra anoressia e bulimia, alla sua mancanza di equilibrio tra esaltazione e depressione.

Amedeo, il cardiologo senza cuore, è l’agognato/temuto antagonista di Ornella e Gli uomini che fanno piangere è l’intenso, smagato, dolente diario in prima persona di una protagonista cui è difficile non affezionarsi, grazie anche allo stile limpido, veloce, ma tanto puntuale e preciso, con cui Lucrezia Lerro conduce il racconto e sbalza la protagonista e tramite la sua voce in prima persona tutti i personaggi che la circondano e la completano.

Lucrezia Lerro, “Gli uomini che fanno piangere”, La nave di Teseo