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Condividere libri, costruire ponti: la storia di Jella Lepman

17 marzo 2022 | cristina
Condividere libri, costruire ponti: la storia di Jella Lepman

Vi raccontiamo la straordinaria avventura di Jella Lepman, la signora dei libri dell’albo di Kathy Stinson, illustrato da Marie Lafrance  e pubblicato da Lapis.

Di Cristina Resa

«Cominciamo dai bambini a rimettere a posto questo mondo tutto sottosopra, saranno loro ad indicare agli adulti la via da percorrere». Sono parole di Jella Lepman, giornalista, scrittrice e traduttrice tedesca la cui storia vera ha ispirato La signora dei libri, splendido albo per l’infanzia scritto da Kathy Stinson, illustrato da Marie Lafrance e da poco portato nelle librerie da Lapis.

Ma chi era Jella Lepman? Nata a Stoccarda il 15 maggio 1891 da una famiglia di origine ebraica, è stata una figura fondamentale nella storia della promozione della lettura, soprattutto nel secondo dopoguerra. Già all’età di 17 anni, impegnata nell’organizzazione di sale di lettura per i bambini dei lavoratori stranieri della città, comincia a manifestare il suo interesse verso la letteratura per l’infanzia.

Anni dopo è tra le prime donne ad assumere la posizione di capo redattore in un quotidiano, nel suo caso lo Stuttgarter Neues Tagblatt, dove nel 1927 introduce il supplemento Die Frau in Haus, Beruf und Gesellschaft (“La donna nella casa, nella professione e nella società”). È dello stesso anno il suo primo libro per bambini Der verschlafene Sonntag, mentre nel 1929 scrive l’opera teatrale per l’infanzia Der singende Pfennig.

Per sfuggire alle persecuzioni naziste, nel 1936 si trova costretta a lasciare la Germania e emigrare a Londra, dove inizia a collaborare con la BBC. Nell’ottobre del 1945, però, fa ritorno nel suo paese d’origine per lavorare come consulente pedagogico per l’esercito degli Stati Uniti, chiamata ad attuare interventi culturali rivolti alle donne e ai bambini.

La più grande biblioteca per l’infanzia del mondo

Quel “cominciamo dai bambini” diventa così un manifesto per Jella Lepman. I più piccoli non rappresentano solo i destinatari del suo lavoro, ma sono il terreno fertile su cui far germogliare una cultura portatrice di pace e rispetto per gli altri. Come seminare quest’idea attraverso cui costruire un mondo migliore? Con la lettura, naturalmente.

Sharing books, building bridges si legge nell’ultima pagina dell’albo di Kathy Stinson: libri da condividere per costruire «ponti» capaci di unire le persone e culture differenti.

Nel 1946, così, Lepman organizza una mostra internazionale di libri per ragazzi, la prima grande manifestazione del dopoguerra in Germania. Scrive a venti paesi, anche ad alcuni che erano stati in guerra con la Germania, spiegando il progetto, raccogliendo circa 4000 volumi e portando la mostra in quattro città tedesche: Monaco, Stoccarda, Francoforte e Berlino.

Nel 1949, questi libri vanno a costruire il nucleo originale della collezione conservata all’Internationale Jugendbibliothek (Biblioteca internazionale dei giovani) di Monaco, fondata nel quartiere di Schwabing proprio da Jella Lepman, che rimane direttrice fino al pensionamento del 1957. Dal 1983 la Jugendbibliothek si sposta nel castello di Blutenburg, nel distretto di Monaco Obermenzing, ma rimane tutt’oggi la biblioteca per l’infanzia più grande e importante del mondo, con i suoi 600.000 titoli in 130 lingue.

L’attività di Lepman nel campo della letteratura per l’infanzia, però, non si ferma: nel 1953 fonda l’IBBY (International Board on Books for Young People) istituzione presente in più di settanta paesi (la sezione italiana ha sede a Bologna), impegnata nella promozione della lettura tra ragazze e ragazzi, mentre nel 1956 istituisce il celeberrimo premio Hans Christian Andersen, il più importante riconoscimento internazionale nel settore.

La signora dei libri

La storia raccontata da Kathy Stinson, pluripremiata autrice canadese di libri per l’infanzia e membro dell’IBBY Canada, parte proprio dalla Biblioteca internazionale dei giovani. La signora dei libri del titolo è, chiaramente, Jella Lepman, ma è vista attraverso gli occhi di un bambino e di sua sorella maggiore, Peter e Anneliese, che si aggirano tra le macerie della città, alla ricerca di qualcosa da mangiare.

Esistono, però, diversi tipi di cibo e la loro attenzione viene attirata da una lunga fila di persone di fronte a un grande edificio. Dentro troveranno scaffali ricolmi di volumi colorati e una signora gentile che tradurrà per loro in tedesco diverse storie.

Ad accompagnare i testi lievi e curati di Stinson, i bei disegni della giovane illustratrice canadese Marie Lafrance, dal tratto semplice, i colori pieni ma un chiaro gusto per un realismo che ritroviamo nella resa dei dettagli. Il volume è indirizzato a bambine e bambini dai 3 a 6 anni, ma in realtà racconta questa storia in modo tanto universale da poter ispirare chiunque, a qualunque età.

Ci sembrava quindi giusto omaggiare la figura di Jella Lepman, che tanto ha fatto per la promozione della lettura tra i più piccoli, nel mese (marzo) in cui a Bologna si tiene la più importante fiera di settore del mondo, la Bologna Children’s Book Fair.