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Un giorno qualunque

Hebe Uhart

Dettaglio copertina

di Luca Bonifacio

A raccontare il bello che pervade la propria vita son capaci tutti, forse. Ma a raccontarne il nulla, con del sano e caldo cinismo, un po’ meno. Ed è proprio questo ciò che si legge fra le righe di Un giorno qualunque di Hebe Uhart, edito da La Nuova Frontiera.

Il titolo è chiaro ed emblematico. Se non fosse che poi ci si chiede chi lo racconti, questo giorno, nel testo. Perché la voce è quella di una narratrice che pervade frammenti di storie e di vite quotidiane, confondendosi con esse e mostrandone la banalità senza vergogna: mettendoci anche il dito nella piaga senza timore.

Le descrizioni di Uhart hanno il piglio e la dovizia di un’operazione chirurgica condotta su oggetti e contesti privi di eccezionalità, dalla preparazione di una torta che poi non viene, a una partita a carte finita male. Sono racconti di vite pendolate fra la tristezza e la distrazione, da cui però si evince un mondo eretto a grande prigione, e di cui tutti, in un modo o nell’altro, sembriamo far parte.

Siamo in un paese dove i santi vanno invocati con riserbo e giudizio, alcuni per cose importanti, altri per questioni casalinghe. L’Argentina di Uhart diventa così un paese di metafisici, di santi, forse di pazzi, come dice una famosa canzone. Ma la descrizione che ne fa ha la cura di un giardiniere che pota l’edera del giardino di vite altrui, lasciando scorrere il corso delle cose e vedendo, alla fine, la meraviglia intrinseca di un’edera che va in direzioni tutte sue.

Le storie di Uhart assumono così una freddezza nobile, accompagnata però al violino melanconico di uno Yuyo Verde origliato per strada, come quello che risuona nella testa di una delle sue protagoniste, incapace di comunicare con il suo amante. I suoi personaggi sembrano allora goffi tangueri che ballano senza imbarazzo e senza musica, suscitando una naturale simpatia e ironia. O forse non sono “nient’altro che ombre”, come titola una delle storie, davanti a una stonata orchestra della vita.

Un giorno qualunque è in altre parole una raccolta di racconti. Sono racconti di passaggio, o meglio di frammenti di vite che diventano di passaggio, di quelli che si possono raccontare solo agli sconosciuti. Noi lettori, in questo caso, abbiamo solo la fortuna di trovarci lì: in un giorno qualunque.

Un giorno qualunque

Hebe Uhart
LA NUOVA FRONTIERA
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Genere:
Listino:
€ 17.00
Collana:
Data Uscita:
13/01/2023
Pagine:
0
Lingua:
EAN:
9788883734335