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Il diacono King Kong

James McBride

copertina

di Luca Bonifacio

Entrare nel quartiere sbagliato e far festa con la gente del posto, fra coriste gospel alcoliste, tipi loschi e linguacciuti, ma simpatici. Il tutto accompagnato da un ininterrotto assolo di Charlie Parker.

Non si tratta di un film in seconda serata, ma del nuovo romanzo di James McBride, Il diacono King Kong, edito da Fazi Editore.

Il testo – vincitore dell’Andrew Carnegie Medal for Excellence in Fiction – è quello di uno che il jazz l’ha ascoltato per una vita – suonandolo pure da sassofonista tenore –, e che ora lo riproduce con un romanzo dalle note improvvise e violente, a tratti malinconiche e incomprensibili, immergendoci fra i vicoli di quartiere di New York.

In questo nuovo delirio narrativo, McBride ci racconta la storia del diacono Cuffy Lumbkin, detto ‘’Sportcoat’’ come la giacca nuova di pacca del proprietario terriero per cui lavorava la madre, come raccoglitrice di cotone. Sportcoat è un alcolista tuttofare, che scandisce le giornate fra un aiuto alla comunità e una potente bozza di alcol, rinominata proprio “King Kong”. Un uomo partito da una famiglia di schiavi del cotone e arrivato da ragazzo all’effervescente popolo di New York: senza un soldo, con una Bibbia e un sogno. Troppo diverso da una generazione successiva che ha sputato in faccia alla fatica, al passato e al destino.

La storia è quindi quella di un irascibile diacono di una chiesa di quartiere, che ha tutta l’aria di essere un amico e una guida spirituale, ma la cui vita è segnata nel momento in cui spara con una calibro 38 a un giovane spacciatore: per strada e alla luce del sole e del giudizio.

Questo, però, è solo l’inizio della storia. Con il roboante suono di un sax, l’autore ci porta nei meandri di una vicenda oscura ma esilarante, non mancando di mettere davanti all’altare divino la dicotomia tra ciò che è giusto e ciò che non lo è, tra ciò che è vero e ciò che si spaccia per tale.

Potremmo anche parlare di una variante cupa dei ‘’fratelli del blues’’, ma quello che conta è che McBride ci porta nel cuore di tenebra di un’America contraddittoria, spaccata, ma viva, della fine degli anni ‘60.

Leggere Il diacono King Kong è come entrare allora a una pazza, violenta, scapestrata e ilare festa nel quartiere di Brooklyn senza essere invitati, con la speranza però di esserlo.

Come dice l’epigrafe, è un inno «al popolo di Dio», con o senza fede.

Il diacono King Kong

James McBride
FAZI EDITORE
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Genere:
Listino:
€ 20.00
Collana:
Data Uscita:
17/01/2023
Pagine:
0
Lingua:
EAN:
9791259670274