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Poeti della corte di Federico II

a cura di Donato Pirovano

La meravigliosa collana dei “Diamanti” di Salerno Editrice si arricchisce di una nuova imperdibile gemma. È infatti appena uscita la raccolta dei Poeti della corte di Federico II, per le cure di Donato Pirovano. Che la poesia italiana sia nata in Sicilia sotto la protezione del re svevo, erudito, costruttore di castelli, falconiere e poeta in proprio, lo sappiamo dai banchi del liceo. Come sappiamo che queste iniziali prove in volgare molto devono, per temi e modi, alla già solida tradizione trobadorica.

E quindi, al centro dell’ispirazione di queste liriche, ritroviamo l’amore cortese, con i suoi ideali di purezza e misura, la tensione del desiderio e la sua sublimazione. Ma con una decisiva differenza, mentre per i trovatori la poesia amorosa mette in risalto il rapporto con l’amata, addirittura “mettendolo in scena” nelle tenzoni, i siciliani si volgono all’interiorità, indagando di preferenza l’effetto che la pena o l’accensione d’amore hanno sull’io del poeta medesimo.

L’edizione di Pirovano va a fondo del rapporto tra i poeti della corte di Federico e i loro modelli provenzali. E a fianco del canone più conosciuto, che va dal capofila Giacomo da Lentini al dantesco Pier delle Vigne, dal Re Enzo figlio di Federico al Cielo d’Alcamo della Rosa fresca aulentissima, raccoglie anche le versioni “siciliane”, traduzioni e riscritture, dei testi occitanici, mette in apertura del volume un approfondito saggio di inquadramento generale, e antepone a ogni lirica un cappello critico, mentre il commento a piè di pagina chiarisce ogni aspetto del testo e tira le fila dei fitti rimandi tra un poeta e l’altro e tra questi poeti e i loro antecessori.

Detto ciò, gli studiosi saranno “costretti” a fare i conti con la curatela e il commento di Donato Pirovano. Mentre per noi lettori comuni, che quando va bene dobbiamo affidarci a lontane rimembranze scolastiche, questo “Diamante”, con il suo confidenziale, accogliente formato mignon di 11,3 per 7,5 centimetri, è l’occasione perfetta per riscoprire una pagina sorgiva ma ancora così piena di fascino della vicenda poetica italiana.