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Un’antropologia della mascolinità

7 aprile 2022 | cristina
Un’antropologia della mascolinità

A #PDESocialClub, giovedì 14 aprile alle 18.00 Franco La Cecla ci parla di Modi bruschi

Il 14 aprile alle 18.00, il giovedì di #PDESocialClub sarà dedicato a un argomento molto particolare assieme a Franco La Cecla, intervistato da Clarissa Gibella, e al suo Modi bruschi. Per un’antropologia del maschio, da poco tornato in libreria in nuova edizione da eléuthera.

E già, perché di mascolinità – questo l’argomento del saggio di La Cecla, bello, documentato e traboccante di spunti di riflessione e discussione – si parla poco e con grandi difficoltà. Come se il discorso sull’essere maschi, quando non risulta confinato tout court alla cronaca, va da sé nera, fosse di volta in volta un “di cui” del dibattito femminista, l’occasione per un inesauribile “chiedere scusa” o, nei casi più grotteschi, il momento per rivendicare un masculine pride fuori tempo e fuori registro, di cui francamente non si sente alcun bisogno.

La Cecla invece ci porta su un altro livello di discussione, in cui proprio l’antropologia, scienza “timida” come la descrive a un certo punto l’autore, mostra invece di avere molto da dire, grazie alla sua capacità di mettere a confronto geografie, società, culture, situazioni da ogni angolo del globo.

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Inoltre, andando alla ricerca delle strutture sottostanti e delle differenze illuminanti, con la intrinseca necessità di uscire dal punto di vista strettamente eurocentrico (le pagine sull’Edipo che non c’è più o forse non c’è mai stato e la pulsione freudiana a trasformare il mondo in una succursale della Vienna primo Novecento) ci ricorda che un approccio antropologico risulta estremamente fruttuoso anche per leggere e comprendere il qui e ora dell’essere maschio e delle relazioni tra i tanti generi in cui si articola il nostro qui e ora.

In definitiva, l’essere maschio, come l’essere femmina (più che l’essere femmina, in realtà, come ci insegna Margaret Mead in alcune pagine illuminanti) è più un processo che uno stato e si definisce sempre in un rapporto dialettico con l’altro. Ci sono società in cui l’identità di genere cambia a seconda delle età: in cui da piccoli non si è né maschi né femmine, in cui gli uomini diventano donne dopo una certa età, in cui si prevedono possibilità di scelta sempre modificabili. 

Impossibile e ingiusto rendere conto nelle poche righe di questo annuncio della ricchezza di argomenti, di connessioni, del poderoso apparato di riferimenti che caratterizzano Modi bruschi. Molto meglio, giovedì 14 aprile alle 18.00, sintonizzarsi sulle pagine Facebook di PDE, di elèuthera e delle librerie che decideranno di condividere la presentazione o sul nostro canale YouTube e ascoltare dalla viva voce di Franco La Cecla incalzato da Clarissa Gibella. Per passare poi, e lo consigliamo davvero, alla lettura diretta.