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La ragazza della palude, storia di un caso editoriale

22 settembre 2020 | cristina
La ragazza della palude, storia di un caso editoriale

Vi raccontiamo l’incredibile storia editoriale La ragazza della palude di Delia Owens, pubblicato in Italia da Solferino

Più di 100 settimane nella classifica dei bestseller del New York Times, per 30 settimane al primo posto, 8 milioni di copie vendute in tutto il mondo, tradotto in 42 lingue. E il suo successo non sembra arrestarsi. Oggi vi parliamo di La ragazza della palude di Delia Owens, portato in Italia da Solferino lo scorso anno.  

Pubblicato negli Stati Uniti da G.P. Putnam’s Sons, con il titolo originale Where the Crawdads Sing, il romanzo di Owens è considerato il caso letterario americano degli ultimi due anni. Uscito nell’estate del 2018, nel 2019 ha infatti raggiunto i 4 milioni e mezzo di copie vendute, superando Margaret Atwood, John Grisham, Stephen King. 

Un risultato incredibile per un romanzo letterario d’esordio che contava una prima tiratura di 27.500 copie, che ha lasciato senza parole tanti addetti ai lavori. «Mai visto nulla del genere in trent’anni», ha commentato Jaci Updike, lo strategist di Penguin Random che ha lanciato bestseller come Il Codice Da Vinci.

Quali sono i motivi dietro questo straordinario successo? 

Il passaparola

Se ne parla spesso in editoria e sembra quasi di ripetere un luogo comune, ma non c’è campagna in grado di avere la stessa forza del passaparola di lettrici e lettori. Sono cose che capitano, difficile farle succedere e sono sempre legate alla capacità di un libro di avvincere. 

È questo il caso di La ragazza della palude, che ha subito conquistato una lettrice illustre, Reese Witherspoon, che lo ha scelto come titolo del suo club del libro Hello Sunshine. «Ne ho amato ogni pagina», ha dichiarato al Times. E il romanzo è schizzato alla nona posizione della classifica del giornale già a settembre.

Witherspoon, attrice e produttrice di grandi successi quali Big Little Lies – Piccole grandi bugie, The Morning Show e il recentissimo Tanti piccoli fuochi, ha apprezzato il romanzo di Owens tanto da acquisirne immediatamente i diritti cinematografici, per adattarlo in un film diretto da Olivia Newman, attualmente in pre-produzione. 

Ad ogni modo, il 20 gennaio Where the Crawdads Sing raggiungeva la vetta della classifica, intenzionato a rimanerci ancorato per settimane, contro ogni previsione. Merito del sostegno di una persona famosa? Se fosse questo il motivo, non dovrebbe capitare a tutti gli altri libri promossi da una celebrità? 

No, perché Witherspoon lo consigliava da lettrice forte. Un consiglio spassionato, raccolto da altre lettrici e lettori, e rimbalzato sui loro canali di comunicazione. Il resto, come si dice, è storia (dell’editoria americana). 

La forza del romanzo

La ragazza della palude è un romanzo di esordio, ma Delia Owens non è una scrittrice alle prime armi. La sua esperienza viene da un ambito ben diverso, che in qualche modo ha influenzato lo stile inusuale e tanto apprezzato del libro. 

Owens è infatti una zoologa: ha scritto alcuni memoir sui vent’anni trascorsi a studiare la fauna selvatica in Botswana e in Zambia e pubblicato articoli di ecologia comportamentale su riviste accademiche quali Nature, Animal Behaviour e African Journal of Ecology, oltre a pezzi più divulgativi su Natural History e International Wildlife

Non stupisce, quindi, che in La ragazza della palude, l’intera narrazione venga costruita intorno al rapporto strettissimo della giovane protagonista con la natura. Owens ci racconta infatti la storia di Kya Clark, abbandonata dalla famiglia e dal sistema.

Kya, che dall’età di sei anni si aggira completamente sola tra canali e canneti di Barkley Cove, in North Carolina. Che impara a decifrare i segni della natura prima ancora di saper leggere un libro. Che considera le creature della palude come maestre e compagne di giochi. Owens osserva questa bambina diventare una giovane donna, e lo racconta con la precisione di una documentarista, mentre osserva la vita della palude. 

Quando Kya cresce e sente il bisogno di avere più contatti con altri esseri umani, la realtà di Barkley Cove irrompe nel mondo selvatico e travolge la vita della ragazza, che diventa oggetto delle attenzione indesiderate dei ragazzi del paese. È lei, dunque, la prima persona a essere sospettata quando dagli acquitrini riaffiora il corpo senza vita del giovane di buona famiglia Chase Andrews. 

A metà tra racconto di formazione e thriller, La ragazza della palude è una storia commovente di abbandono e solitudine che riflette sul rapporto tra educazione e natura. È un libro intenso che ci regala il ritratto di una protagonista straordinaria, attraverso l’uso inedito del topos della “strega”, dell’outsider che vive ai margini della società e fuori dalle sue costrizioni e, dunque, è guardata con un misto di fascinazione e paura da chi invece non sembra in grado di uscire dal proprio, ristretto, orizzonte sociale. 

Se non l’avete ancora letto, vi consigliamo di andare in libreria e dare a La ragazza della palude la possibilità di entrarvi nel cuore. Per festeggiare due anni di successi, Solferino ha da poco pubblicato una nuova edizione in brossura, con la copertina originale dell’edizione americana. 

Questo è il nostro modo di partecipare al passaparola. L’ultima parola, naturalmente, spetta sempre alle lettrici e ai lettori.