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Sotto gli occhi dell’agnello

Roberto Calasso

La libertà sembra non appartenerci sin dalla nascita. Sarà forse perché l’umanità ha bisogno di riscattarsi dal peccato primordiale? Ed è proprio l’agnello sacrificale a rappresentare la potenza del sacrificio di Cristo. Per quale motivo il riscatto avviene attraverso il sacrificio dell’agnello?

“L’Agnus dei” è ancora oggi una delle figure centrali e misteriose del Cristianesimo, per Roberto Calasso è il punto di partenza di molti suoi dubbi e domande. Dopo aver letto l’Apocalisse, il testo che chiude il Nuovo Testamento, sono tante le osservazioni ad affollarsi nella sua mente, oggi raccolte nel saggio postumo Sotto gli occhi dell’agnello, da poco pubblicato da Adelphi.

La presenza dell’agnello è ricorrente nella Bibbia: prima è il simbolo sacrificale del riscatto degli Ebrei con la fuga dall’Egitto, poi s’incarna in Gesù, davanti agli occhi di Giovanni Battista, per togliere il peccato dal mondo e riscattare tutti con il suo sangue, una volta per sempre. Almeno così doveva essere. La stessa Apocalisse ricorda che un agnello fu ucciso anche prima della costituzione del mondo. L’agnello, in qualche modo sgozzato in cielo prima ancora di esserlo sulla terra, da chi viene sgozzato perché il mondo possa esserci, si chiede Calasso, ponendosi la stessa domanda della filosofa e mistica francese Simone Weil? A questa domanda ultima della cristianità nessuno ha trovato mai una risposta.

«L’Agnello è stato ucciso e solo quel sangue versato ha redento ogni “tribù, lingua, popolo, nazione”. – afferma Calasso – Nulla di meno dell’opera di Gesù. Ma chi era venuto prima? Chi era il modello?». E poi come mai l’Apocalisse, si chiede ancora l’autore «sentiva il bisogno di far crescere un novum sulla terra abolita? Non bastava che Gesù avesse riscattato gli uomini, tutti gli uomini? Ma l’Agnello di Dio continuava a sanguinare. Per secoli si era letto dell’Agnello nell’Apocalisse. Nessuno aveva osato raffigurarlo. Era come fosse legato nel testo. Poi van Eyck provò – e apparve qualcosa di abbagliante, unico. Nessuno osò ripeterlo».

L’agnello mistico, raffigurato in piedi sull’altare nel pannello centrale del Polittico di Gand di Jan e Hubert van Eyck, un dipinto fiammingo dell’inizio del XV secolo, sembra ipnotizzare, attraverso questa immagine potente e conturbante, chi lo guarda, primo tra tutti probabilmente Calasso. I suoi occhi enigmatici, penetranti e a tratti umani, ci osservano in silenzio, quasi con sovrana noncuranza del supplizio cui viene sottoposto: «L’Agnello viene ucciso all’inizio di tutto con un’arma a punta che gli apre un foro nel petto, da cui continua a sgorgare sangue. – scrive Calasso tra le sue annotazioni – Totale indifferenza negli occhi dell’Agnello. Non sa che il suo sangue sta sgorgando o non vuole saperlo. Ignora il circostante».

Eppure, come scrive Calasso, se l’agnello “conosce ciò che il Veggente conosce” e che nessun altro può sapere, ma tace, qual è il suo significato e cosa ci riserva l’Apocalisse, che lui stesso definisce la vendetta sui Vangeli e l’autodistruzione del Cristianesimo? Come può l’umanità essere, in tal modo, completamente redenta? «Tanta è la potenza dell’Agnello che sarà anche la lampada che illumina la nuova città. Dove non occorreranno sole o luna. Così come non ci sarà notte. Gli abitanti saranno quelli “iscritti nel libro di vita dell’Agnello”. Coloro che si erano sentiti riscattati e mescolati ad altri popoli vengono ora travolti da una “guerra nel cielo”. Gli abitanti della terra vengono inghiottiti dalle sciagure. Altri riappaiono. Delle figure celesti, l’unica che rimane illesa, ed è già ferita, è l’Agnello, presenza ricorrente. L’Apocalisse, antitetica a ogni parola di Gesù, ha finito per essere la conclusione del Nuovo Testamento, così sfigurandolo. Qui non si parla di uomini riscattati o salvati, ma di “schiavi”. Sono tutti schiavi, anche i profeti».

Unica figura inavvicinabile e sovrana fra i mostri distruttori è l’Agnello da cui sgorga il sangue, afferma Calasso, l’unica degna, così come si legge nell’Apocalisse, di ricevere il libro e di aprirne i sigilli. «È l’ordine del mondo e al tempo stesso il suo destino. – conclude l’autore – Non c’è nulla che vada oltre».

Sotto gli occhi dell'agnello

Roberto Calasso
ADELPHI EDIZIONI
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Genere:
Listino:
€ 13.00
Collana:
Data Uscita:
07/04/2022
Pagine:
0
Lingua:
EAN:
9788845936715