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L’artista delle donne. Vita di Niki de Saint Phalle

Pia Rosenberger

Ci sono tanti modi per esorcizzare il dolore. Ad esempio, si può rimuoverlo, trasformandolo in qualcos’altro, ma solo dopo averlo guardato dritto negli occhi, magari mostrandolo al mondo intero, se abbiamo il coraggio di farlo.

L’arte può essere il miglior modo per illuminare i nostri giorni e dare colore proprio lì, in quegli angoli più bui e reconditi di noi stessi, lì dove la nostra sofferenza aveva trovato, fino ad allora, maggiore nutrimento: «Per me l’arte è l’amore più grande della mia vita. – si legge tra le pagine del libro L’artista delle donne. Vita di Niki de Saint Phalle di Pia Rosenberger, da poco pubblicato da BEAT Neri Pozza – L’arte mi aiuta a sopravvivere. Mi serve per vedere in faccia i miei fantasmi. Per questo ho fatto ciò che era necessario».

Niki de Saint Phalle non è una donna qualsiasi. Figlia dell’aristocrazia francese trapiantata in America, si sente stretta in un mondo che, sin dalla adolescenza, sa di non appartenerle. Spinta da un forte desiderio di libertà ed evasione, rifiuta ogni forma di schema imposto dalla tradizione di una società che vede la donna ai margini della scena artistica: «Sono un’artista delle donne, pensò.  – si legge in questo romanzo, dove Pia Rosenberger mescola, in modo magistrale, realtà e finzione – Parlo di me, ma anche di tutte noi. La nostra vita è predeterminata dalle convenzioni sociali, dalla nascita alla morte. Scandaglierò i nostri ruoli e se possibile li infrangerò. Raccontando la mia storia, racconto quella del nostro sesso. E diversamente da te, Maman, non tacerò su niente, ma porterò alla luce tutto, in colori sgargianti; il mio odio, il mio amore, la mia paura, la mia fragilità, la mia risata, tutta me stessa. Il mio compito è di rendere visibile la verità dietro le cose».

Niki s’innamora sin da giovane dell’arte: muove i primi passi nel mondo del teatro e della drammaturgia, nutrendo, nello stesso momento, il suo spirito libero con le letture di grandi maestri come Shakespeare, Dostoevskij e Edgar Allan Poe, per poi approdare a quello della pittura e della scultura, nella quale riesce a esprimere pienamente il suo essere visionario, la sua genialità, ma soprattutto la sua personalità giocosa.

Figlia e unica voce femminile del Nuovo Realismo, il movimento francese della seconda metà del Novecento che ha riunito pittori e scultori del calibro di Klein, César, Arman, Villeglé e Tinguely, di cui lei si innamora, sposandolo nel 1971, Niki è immersa nell’atmosfera dei caffè frequentati dagli intellettuali parigini, ed è proprio grazie a questi contatti che scopre personaggi come Jean Genet o Jean-Paul Sartre e artisti come Alberto Giacometti.

Ed è proprio quando le ombre del passato tornano a bussare nella sua vita, con nuovi scheletri nell’armadio, insieme al sopraggiungere dell’artrite reumatoide, che Niki lascia totalmente libera la sua immaginazione, per trasformare la realtà attraverso la grande potenza evocativa delle sue nuove sculture: prima con le celebri Nana, figure femminili policrome di grandi dimensioni e in poliestere, o meglio creature gioiose e cariche di energia, che celebrano la gloria delle donne, e poi con il Giardino dei Tarocchi, il suo capolavoro finale, un luogo magico dove l’artista rappresenta le 22 carte dei Tarocchi (Arcani maggiori) in ciclopiche sculture, alte circa 12/15 metri, ricoperte di mosaici in specchio, vetro pregiato e ceramiche, il suo progetto più impegnativo a cui dedica buona parte della sua vita: «Da bambina aveva desiderato creare le statue più grandi del mondo, accessibili e meravigliose.  – si legge nel romanzo – Niki aveva investito nell’impresa quasi vent’anni della propria esistenza; anni che l’avevano consumata. Forse i più grandi doni della vita dovevano essere pagati con un controvalore di sacrificio? Chi poteva saperlo?».

Niki ha bisogno di osare per domare i suoi draghi. Solo infrangendo ogni regola riesce a liberare dalla sua immaginazione, dandogli forma reale, nello stesso momento e nello stesso luogo, a sentimenti potenti, come la paura, il dolore e l’amore, che da sempre la tengono in scacco. Condividere le sue emozioni, senza timori, filtri, ma soprattutto con grande generosità, nonostante l’immensa fatica dovuta anche alla malattia, ha, per lei, come unico scopo quello di cambiare il mondo, soprattutto quello delle donne: «Il prezzo da pagare era stato alto. – si legge tra le pagine della Rosenberger – Il cortisone l’aveva resa insopportabile e ancora più perfezionista. Ma si era trattato di ostacoli indispensabili, in quanto si era dovuta conquistare passo dopo passo la strada per il tesoro, come l’eroina di una fiaba».

L'artista delle donne. Vita di Niki de Saint Phalle

Pia Rosenberger
BEAT NERI POZZA
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Genere:
Listino:
€ 19.00
Collana:
Data Uscita:
15/07/2022
Pagine:
0
Lingua:
EAN:
9788865599686