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L’albero e la vite

Dola de Jong

copertina

di Luca Bonifacio

“Anche se il corso cambia qualche volta, i fiumi raggiungono sempre il mare”, diceva qualcuno. Prima però devono bagnare molti percorsi, molte strade. E su queste strade, più precisamente quelle di Amsterdam, Dola de Jong ambienta il suo romanzo L’albero e la vite, edito da La Nuova Frontiera.

Siamo nei malinconici e silenziosi canali della capitale olandese, in un intero paese quasi nascosto dall’acqua: come questa storia. È la storia di un’amicizia non semplice, di un rapporto annodato quanto intricato, o meglio di quanto questo confine possa essere labile, poroso all’interno di un rapporto.

Da una parte c’è Bea, narratrice e osservatrice neutrale, imbevuta nel conflitto interiore, nient’altro che uno «spettatore davanti al film di una figurante la cui vita non interessa a nessuno»: la voce rotta che passa fra le ombre di uno schermo lasciato bianco dalla memoria.

Dall’altra Erica, pazza della vita e della felicità, quasi non ci fosse tempo per viverla, «la mancanza di spensieratezza di chi è senza preoccupazioni» come unica lacuna della sua vita.

Bea ed Erica sono due facce di una sola relazione, nella quale non fatichiamo poi tanto a riconoscerci. Se non fosse che a perdersi nelle pieghe di questo rapporto ci si dimentica di essere ad Amsterdam nel 1938, all’alba di un’invasione.

L’albero e la vite diventa così un racconto scritto sull’orlo della fine, dove la guerra incombente sembra la paradossale via di fuga a un conflitto più grande, dove il conflitto interiore non è che «un tentativo di scrivere un finale adeguato al dramma».

La minaccia della guerra diventa quindi il pretesto per vedere le cose con altri occhi, forse un’altra occasione per «chi trova la consolatoria promessa di fioritura solo nell’autunno».

Per raggiungere il mare allora, il racconto di questa amicizia deve passare per un canale tortuoso, deve stringersi a un raro cinismo narrativo, come la vite all’albero appunto.

Resta il senso di precarietà nel racconto di una vita alternato fra parole impacciate e un’abbandonata affettuosità. Resta la difficoltà di raccontare la vita degli altri, di raccontare quella che è divenuta, senza alcun imbarazzo, la propria.

L'albero e la vite

Dola de Jong
LA NUOVA FRONTIERA
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Genere:
Listino:
€ 16.90
Collana:
Data Uscita:
17/02/2023
Pagine:
0
Lingua:
EAN:
9788883734045