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Inferno verde

Gert Nygårdshaug

Qui abbiamo conosciuto Gert Nygårdshaug negli ultimi anni grazie a SEM, che ha portato in Italia due dei suoi romanzi con protagonista l’enologo e avventuriero Fredric Drum, L’amuletoFredric Drum e il mistero del re di pietra. 

Nygårdshaug, tuttavia, non è certo un novellino. Attivista ambientale e autore di quasi quaranta libri, è uno degli scrittori più famosi in Norvegia. Anzi, si può dire che abbia fatto la storia. Sicuramente quella del genere.

Inferno verde, infatti, può essere considerato il primo eco-thriller mai pubblicato. È uscito nel mondo scandinavo nel 1989 con il titolo Mengele Zoo, diventando da subito un enorme successo commerciale (solo in Norvegia ha venduto 400.000 copie), ma sembra scritto ieri. Si tratta, infatti, di un romanzo in enorme anticipo sui tempi, che tratta argomenti quali la conservazione ambientale, il conflitto tra nord e sud del mondo e l’imperialismo, basandosi sull’esperienza diretta dello stesso Nygårdshaug.

Nel 1988, infatti, dopo l’assassinio di Chico Mendes, Gert Nygårdshaug si reca in Brasile per realizzare un reportage sul sindacalista brasiliano. Minacciato di ritorsioni e temendo per la propria vita, decide di scappare in Amazzonia. Qui vive a stretto contatto con gli Indios per diversi mesi, si innamora della loro cultura e abbraccia totalmente la causa ambientale. Così, quello che sarebbe dovuto essere un articolo di cronaca, finisce per stravolgere completamente vita e priorità di Nygårdshaug e dare vita a Inferno Verde.

Ambientato in un piccolo villaggio della foresta pluviale sudamericana, il romanzo ha come protagonista Mino Aquiles Portoguesa, ragazzino di dieci anni che per guadagnarsi da vivere caccia farfalle con il padre, per venderle in città. Ma mentre Mino raccoglie farfalle con estremo rispetto della natura e della biodiversità, è testimone della distruzione portata nella piccola comunità dalle multinazionali del petrolio. Un giorno, di ritorno dalla sua caccia, Mino trova la sua famiglia e i suoi amici massacrati da militari al soldo delle compagnie petrolifere.

Allora, Mino fugge. Si nasconde nel profondo della foresta, senza mangiare per giorni. Viene adottato e addestrato da Isidoro, un “mago viaggiante”, che lo coinvolge nei suoi spettacoli itineranti. In seguito, Mino studia, dedicandosi alla biologia e alla eco-filosofia e fondando il movimento Mariposa (“farfalla”, appunto). E a questo punto, Inferno Verde si trasforma. Il realismo magico  di questa storia di formazione cede il passo alla violenza del thriller. Perché Mino, attraverso il movimento Mariposa, diventerà un eco-terrorista.

Così, Nygårdshaug, con grande abilità narrativa e sapiente gestione della tensione, punta l’attenzione sulle complessità di un problema globale che non è davvero più possibile ignorare.