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Abbattere le barriere con le parole: l’impegno di Fandango Libri

15 Aprile 2025 | feltrinelli
Abbattere le barriere con le parole: l’impegno di Fandango Libri

Intervista alla direttrice editoriale Tiziana Triana.

di Anita Baroni

Ci sono libri che danno vita a film e film che ispirano libri. E poi c’è Fandango, un’intera casa di produzione cinematografica che nel 1999 fonda una casa editrice. Così nasce Fandango Libri a cui dobbiamo la riscoperta di James Baldwin per la narrativa straniera e nomi quali Jonathan Bazzi per l’italiana o Virginie Despentes per la saggistica militante. Ma Fandango ha anche un grande interesse per lo sport, in particolare per il tennis.

Nel 2025 questa casa editrice è entrata in casa PDE e abbiamo colto l’occasione per intervistare Tiziana Triana, la direttrice editoriale di Fandango Libri.

La nostra prima curiosità riguarda la stretta convivenza della casa editrice e della casa di produzione cinematografica, c’è sinergia o sono piuttosto due rette parallele?

L’impatto è sicuramente visibile, anche proprio logisticamente, dal momento che siamo tutti nello stesso palazzo – confidenzialmente chiamato Palafandango – dove piano per piano ci sono le varie attività della grande casa Fandango che è appunto una casa di produzione cinematografica che produce anche documentari e podcast e poi c’è il grande gruppo editoriale che è formato da Fandango Libri, BeccoGiallo, Playground, Coconino Press e da due riviste, il Tennis italiano e la Revue.
Quindi il modo in cui collaboriamo all’interno di questo palazzo è assolutamente sinergico, ci scambiamo idee e ci scambiamo autori e autrici. Spesso ci sono degli autori che arrivano in Fandango per portare un soggetto cinematografico che poi in realtà diventa un romanzo o un saggio – com’è successo per esempio con La Collina di Andrea Delogu e Andrea Cedrola, un bellissimo romanzo che ha avuto anche un grandissimo successo di pubblico. E poi ci sono dei casi in cui dei romanzi di Fandango vengono acquisiti dalla casa di produzione per diventare degli adattamenti cinematografici.

La linea editoriale di Fandango appare molto definita, impegnata nelle istanze sociali e militante. Quali sono le linee guida che vi accompagnano di solito nella scelta dei titoli?

A me la parola militanza piace moltissimo perché contiene il concetto di impegno. Un editore come Fandango Libri si dà l’obiettivo dell’impegno, del prendere posizione; pubblicare un libro non è una scelta neutra, chi pubblica un libro deve necessariamente guardare il mondo con un occhio differente dagli altri. Perché noi stiamo facendo una cosa importante, stiamo dando in mano alle persone degli strumenti di crescita e dei percorsi che possono decidere di intraprendere. Il percorso che Fandango vuole indicare è quello di allargare il più possibile la rappresentazione del mondo, che è sempre più complesso.
Quello che ci piace è l’idea di dare voce a chi non ha voce, a chi non ha avuto voce fino adesso, è l’idea di ampliare sempre di più quella che viene chiamata la cittadinanza letteraria a sempre più persone, sempre più identità, sempre più diversità. Il mondo è complesso, sta cambiando, a volte purtroppo cambia per essere meno inclusivo, meno democratico, meno progressista. Ecco, noi cerchiamo attraverso i nostri libri, per quanto possibile, di contrastare questa voglia di alzare delle barriere, noi siamo per abbatterle e speriamo che il libro possa diventare un’arma per abbattere queste barriere.

 
Fandango Libri sta puntando molto anche su un pubblico giovane, in particolare con la collana Weird Young. Come siete arrivati a identificare questo pubblico che sembra si stia allontanando sempre più dalla lettura? E come interloquite con questo pubblico così complesso e vario?

Io sono una grande appassionata di letteratura per ragazzi e ragazze, sono cresciuta leggendo avidamente ogni sorta di romanzo per ragazzi, da Salgari a Piccole donne. E sono stati libri totalmente formativi per me. Solo che oggi, ovviamente, non rappresentano più questa generazione. I giovani adulti di oggi sono molto più adulti di quello che pensiamo. In televisione o nelle piattaforme streaming o nei giochi che usano vengono messi di fronte a sfide culturali molto più grandi di quanto immaginiamo.
I contenuti che fruiscono hanno a che fare con delle realtà composite, con tematiche che non pensiamo essere proprie di quell’età, come droghe, sesso, abusi e tutta una serie di temi che in teoria la letteratura classica per ragazzi ritiene assolutamente non adatti per quell’età. Ecco, noi crediamo il contrario, cioè pensiamo che la letteratura dei giovani adulti oggi debba presentare questi temi, debba essere altrettanto interessante quanto le serie che vedono, quanto i giochi che usano i ragazzi e le ragazze. E quindi perché non andare a trovare storie che possano realmente interessare questa generazione? Storie strane, non rassicuranti. La nostra collana Weird Young non è rassicurante, non ha il classico happy ending, è una collana che sfida la lettrice e il lettore giovane su temi che sono anche parte della loro vita; la sessualità, l’identità, gli abusi, le malattie e tutto quello che riguarda effettivamente la grande esperienza della crescita.
Abbiamo iniziato questa collana con due libri che hanno avuto un grande successo di pubblico e che sono Bunny di Mona Awad, una favola gotica divertentissima, e Us di Michele Cocchi che racconta la storia di un giovane ragazzo che decide di rinchiudersi in casa e come unica finestra sul mondo usa un gioco di ruolo virtuale.

Hai dei consigli per INDIE? Un libro, un film e un podcast?

Partiamo dal film: consiglio un film prodotto da Fandango nel 2024 e uscito al Festival del Cinema di Venezia, La storia del Frank e della Nina diretto da Paola Randi, una storia di formazione per sognatori che nasce dal desiderio della regista di raccontare la sua città: Milano. È la storia di un amore anarchico e romantico e gli eroi di questa storia sono tre ragazzi sognatori: un narratore muto che parla soltanto attraverso le scritte sui muri, poi Nina, una giovane ragazza ribelle che tenta di fuggire da una realtà che la opprime, infine l’irriducibile sognatore che è Frank. Un perfetto mix tra una commedia romantica e una favola. Per quanto riguarda il libro, non posso non consigliare un autore più che un libro, ovvero James Baldwin, che è uno dei più importanti scrittori del secolo scorso. Ha segnato con le sue opere un’intera generazione di combattenti per la libertà. È nero e omosessuale in un’America bianca ed eterosessuale. Ha scritto pagine veramente memorabili dedicate alla forza rivoluzionaria dell’amore. Vi consiglio di iniziare da La stanza di Giovanni, che viene unanimemente considerato un capolavoro letterario e coniuga uno stile lirico coinvolgente a una storia d’amore straziante e romantica.
Arriviamo al podcast; uno interessantissimo che potete ascoltare nelle piattaforme gratuite e sul nostro sito di Fandango Podcast è Molecole, storie di legami e di veleni, di Rita Cantalino e Alessandro Coltré, due giornalisti esperti in tematiche ambientali che raccontano alcuni dei siti più inquinati d’Italia. Ma lo fanno attraverso la chimica, cioè raccontando le molecole tossiche cancerogene che si annidano in questi territori.

Resta un’ultima curiosità: quale sorpresa ci riserverà Fandango nel 2025?

Vi darò un’anticipazione su un’autrice che è una nostra scommessa per il 2025. Si tratta di una scrittrice francese di nome Michèle Pedinielli, un’autrice di polar che è il thriller francese per eccellenza. Però è un noir che si declina nella linea editoriale di Fandango, cioè parla di un’investigatrice, chiamata Boccanera, che gestisce casi tutti accomunati dal contesto in cui accadono. Tutti ambientati a Nizza, una città di provincia francese non ancora raccontata in letteratura, una città transfrontaliera. E i casi con cui Boccanera ha a che fare riguardano per esempio la migrazione o la comunità LGBT di Nizza e sono tutti casi che si sostanziano all’interno di una società che si vuole dire progressista ma che purtroppo ha ancora dentro delle dinamiche invece razziste, oppressive, classiste e omofobe.

Non ci resta che cogliere al volo questi preziosi consigli di letture e di ascolti e andare in libreria a conoscere meglio i libri Fandango.

Potete ascoltare la nostra intervista in formato aiuto nella ventottesima puntata del nostro podcast Indie.