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Un fuoco che non smette di bruciare

16 giugno 2021 | cristina
Un fuoco che non smette di bruciare

Vi parliamo di Flamer di Mike Curato (Tunué): una bellissima storia a fumetti sulla scoperta della propria identità e sessualità

di Cristina Resa

Aiden Navarro è un ragazzo sensibile, intelligente, curioso. È sempre pronto ad ascoltare e aiutare chi gli sta intorno. Cita i Monty Python e ama gli X-Men. Vorrebbe avere i superpoteri di Jean Grey, mutante creata da Stan Lee e Jack Kirby dai poteri telecinetici illimitati, per sapere cosa pensa la gente, perché quello che teme di più è il giudizio delle altre persone. 

Viene costantemente bullizzato, vive una situazione familiare difficile e non riesce a far coincidere quello che prova con le regole imposte dalla sua rigida formazione cattolica. Si sente sempre «quello strano», per i vestiti poco alla moda, il corpo con cui non si sente a suo agio, le sue origini filippine. O forse perché non può smettere di pensare a quel ragazzo carino e gentile, Elias, con cui chiacchiera ogni sera prima di addormentarsi al campo estivo dei Boy Scouts. È infatti l’estate tra le medie e le superiori e tutto sembra destinato a cambiare.

Aiden Navarro è il protagonista di Flamer, primo graphic novel di Mike Curato, appena pubblicato da Tunué. Già autore e illustratore della serie per l’infanzia Il piccolo Elliot (Editrice Il Castoro), qui Curato si cimenta con una narrazione più matura, dedicata a preadolescenti e adolescenti, attingendo in parte alla propria esperienza personale. 

 

Pagine in fiamme

Già nel primissimo istante in cui si cominciamo a sfogliare le prime pagine di Flamer (che potete leggere nella galleria più sotto), si ha la sensazione di tenere tra le mani un volume estremamente prezioso.

Colpisce immediatamente per lo stile e la cura grafica, per il tratto semplice ma ricco di particolari, i diversi toni di grigio e quelle esplosioni di inchiostri rossi, arancioni, gialli, che divampano dalle pagine come, appunto, fiamme. 

Quelle stesse fiamme sembrano avere una doppia natura: un fuoco che distrugge, ma che rappresenta un nuovo inizio, che vive fuori e dentro Aiden, che sembra quasi consumarlo, ma allo stesso tempo è espressione della sua vitalità e voglia di autodeterminazione. La stessa fiamma che arde in Jean Grey degli X-Men, nella sua incarnazione di Fenice: quella forza che le permette di “risorgere dalle proprie ceneri” come l’uccello mitologico da cui prende il nome.

D’altronde, nel passaggio tra l’infanzia e l’adolescenza, c’è sempre qualcosa che finisce e qualcosa che inizia, in un periodo della vita in cui avvengono cambiamenti sia fisici che psicologici e si comincia a scoprire il proprio corpo. Chi sono davvero? È una domanda che qualunque persona si è posta in questa fase della vita. Tuttavia, molte persone non conformi ai modelli imposti, per trovare la loro risposta, devono affrontare lo stigma sociale. 

Miglior libro dell’anno per la New York Public Library e per Booklist, Flamer ci racconta questa storia di formazione dal punto di vista di un ragazzo che sta cercando di fare chiarezza sulla propria identità  di genere e orientamento sessuale. La storia è ambientata nel 1995 e copre un lasso di tempo di sette giorni, da sabato mattina fino alla fine del campo estivo il venerdì successivo. 

Quella luce dentro

Mike Curato ci accompagna nel percorso di accettazione di sé verso un futuro coming out di Aiden, facendoci vivere il suo stesso spaesamento, la paura di non essere compreso, il dolore e la rabbia per le continue aggressioni verbali omofobe che sembrano consuetudine nelle interazioni tra adolescenti, in una sorta di coinvolgimento empatico che non può lasciare indifferenti. Illustrazioni e testi, in Flamer, agiscono così su due piani diversi: le prime colpiscono i sensi, i secondi stimolano la riflessione.

Flamer è, infatti, una graphic novel ricca di testi scritti (dialoghi e lettere, nell’eccellente traduzione di Diego Bertelli) che stupiscono per la genuinità: semplici, come quelli che possono avvenire davvero tra ragazzi e ragazze, ma estremamente significativi. È anche un’opera intensa capace di muoversi tra diversi livelli espressivi: ora leggero e divertente, ora doloroso e straziante, Curato è capace di regalarci l’istantanea di un’età in cui spensieratezza e pressione sociale convivono in una sorta di tensione.

Questo fa di Flamer, una lettura essenziale per tutti e tutte le adolescenti di oggi, ma che anche lettori e lettrici adulte lo ameranno per la capacità di coinvolgere emotivamente e la sensibilità con cui vengono trattati temi quali l’omosessualità e le discriminazioni. 

Come dice lo stesso Mike Curato nella postfazione: «La paura e la speranza vivono entrambe dentro di noi. Ma quando tutto si fa buio, qualcosa si accende e ci fa da guida. C’è una luce dentro ognuno di noi, anche se spesso non riusciamo a vederla». Flamer ci mostra quella luce.