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Il diritto di opporsi, in libreria e al cinema

30 gennaio 2020 | cristina
Il diritto di opporsi,  in libreria e al cinema

La preziosa testimonianza dell’avvocato e attivista americano Bryan Stevenson arriva in libreria, in contemporanea con l’uscita del film

Bryan Stevenson è un avvocato e attivista per la giustizia sociale molto noto negli Stati Uniti. Considerato il Nelson Mandela americano, è il fondatore della Equal Justice Initiative, organizzazione no-profit che fornisce assistenza legale gratuita a tutti i detenuti condannati erroneamente, a cui è stato negato un giusto processo. 

L’obiettivo dello studio legale è quello di combattere l’ingiustizia razziale ed economica e, dunque,  porre fine all’incarcerazione di massa,  forma contemporanea di schiavitù diventata sistema, che colpisce i soggetti sociali più  vulnerabili. 

Il diritto di opporsi, il libro

Il diritto di opporsi, il libro scritto da Stevenson e ora pubblicato da Fazi Editore, inizia proprio da qui: dalla nascita della Equal Justice Initiative, a Montgomery, in Alabama, trent’anni fa. A metà tra il memoir e il saggio sullo stato della giustizia americana, Il diritto di opporsi racconta il cammino dello studio legale attraverso le storie delle persone che ha difeso nel corso degli anni. 

Walter McMillian, giovane afroamericano di Monroeville accusato ingiustamente dell’omicidio della diciottenne bianca Ronda Morrison, fu uno dei primi clienti difesi da Stevenson. Nonostante ci fossero innumerevoli prove a favore della sua innocenza, il 15 agosto 1988 McMillian fu ritenuto colpevole sulla base di false testimonianze, dopo un processo durato solo un giorno e mezzo. 

La giuria, composta da undici persone bianche e solo una afroamericana, raccomandò l’ergastolo, ma il giudice Robert E. Lee Key Jr., grazie a una pratica in vigore in Alabama chiamata “judicial override”, impose la pena di morte. 

Mesi dopo, il giovane avvocato 28enne Bryan Stevenson si interessò al caso proprio per opporsi alla pratica del “judicial override”. Così, assunse l’incarico di ricorrere in appello, scoprendo un vero e proprio sistema basato su cospirazioni, macchinazioni politiche, inganni legali e razzismo diffuso. 

Quello di Walter McMillian è uno dei tanti casi seguiti da Stevenson, ma esemplifica come la pena di morte, in America, sia da considerare la discendente diretta e istituzionalizzata del linciaggio

Il diritto di opporsi, il film

Forse è per questo che il regista e sceneggiatore Destin Daniel Cretton, nell’omonimo legal drama tratto dal libro di Stevenson e co-scritto da Andrew Lanham, ha scelto di concentrarsi in modo particolare sulla storia emblematica di Walter McMillian, qui interpretato da Jamie Foxx (“Ray”, “Django: Unchained”). 

Nel film di Cretton, a prestare il volto a Stevenson c’è Michael B. Jordan (“Black Panther”, “Creed”), mentre Brie Larson (“Room”, “Captain Marvel”) interpreta Eva Ansley, attivista dei diritti civili che contribuì alla fondazione della Equal Justice Initiative nel 1989. Un cast di nomi certamente importanti, per un film di grande rilevanza sociale e politica, soprattutto nel periodo storico che stiamo vivendo. 

Si inserisce, infatti, in un discorso più ampio, affrontato in forme diverse da cineasti come Ava DuVernay (Selma, XIII emendamento, When They See Us), Raoul Peck (I’m Not Your Negro), Jordan Peele (Get Out, Us), Boots Riley (Sorry to Bother You) e molti altri. Autori che negli ultimi anni hanno cercato di cambiare la narrativa razziale degli Stati Uniti e canalizzato l’attenzione del pubblico verso tematiche comuni a Il diritto di opporsi, quali l’incarcerazione di massa e lo sfruttamento dei corpi, centrali nelle rivendicazioni del movimento Black Lives Matter.

In questo senso, il libro di Stevenson e il film di Cretton rappresentano un chiaro atto d’accusa nei confronti del sistema statunitense, ma allo stesso tempo raccontano una storia universale di coraggio e determinazione nel combattere tutte le discriminazioni.

L’adattamento cinematografico di Il diritto di opporsi arriva nelle sale italiane proprio oggi – 30 gennaio – in contemporanea con l’uscita del libro. 

Qui sotto potete vedere il trailer, sopra la copertina del libro pubblicato da Fazi Editore.