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Le sorelle Van Gogh

Willem-Jan Verlinden

Quante volte abbiamo avuto l’occasione di vedere, o di incrociare anche per caso, magari leggendo un articolo su un giornale, guardando un programma o semplicemente cercando un’agenda o una penna in una cartolibreria, le opere di Vincent Van Gogh? Probabilmente tantissime. Forse sin da quando eravamo bambini, pur ignorando il suo nome, siamo stati più volte rapiti dai suoi colori vivaci e dal movimento vorticoso e impresso sulla tela dalle sue pennellate veloci. Come non riconoscerlo tra tanti? Come potremmo mai ignorare il suo tratto unico?

Forse è più difficile, invece, conoscere la storia della sua famiglia che ha contribuito a determinare la sua vita artistica. Un’esistenza tormentata, ma passata sempre in compagnia di suo fratello Theo, suo fedele e grande sostenitore. Del loro rapporto e della loro corrispondenza si è scritto tanto, mentre non si è mai saputo molto delle tre sorelle minori dell’artista olandese, Anna, Elisabeth e Willemien, almeno fino alla pubblicazione di Le sorelle Van Gogh di Willem-Jan Verlinden, edito da Donzelli Editore.

«Quando ho cercato di far luce sulle loro figure – racconta Verlinden nel saggio – ho scoperto che avevano scritto centinaia di lettere, conservate fino a oggi – scambiate fra loro, inviate ai loro genitori, a zii e zie, ai loro fratelli che poi sarebbero diventati famosi. Ho inoltre trovato decine di altri documenti: pagelle, certificati, diplomi, relazioni mediche, fotografie, disegni e dipinti di Vincent, fra i quali quelli che aveva fatto per la sorella più giovane, Willemien (Wil) e per sua madre. Ho deciso così di intraprendere uno studio più sistematico di tutto quel materiale – che giaceva in archivi, biblioteche, album fotografici di famiglia, e ovviamente nelle raccolte del Museo Van Gogh di Amsterdam – e utilizzare le lettere per costruirvi una nuova narrazione, tentando di trarre le tre sorelle dall’ombra del loro fratello. Naturalmente c’è Vincent stesso, che ritrae i suoi parenti nelle lettere, nei disegni e nei dipinti. Disegnò e dipinse non solo sua madre e Willemien, ma anche le case in cui abitavano, le chiese nelle quali suo padre predicava, i giardini e i cortili in cui lui e i suoi fratelli giocavano e la natura intorno ai paesi in cui la famiglia viveva, la loro casa nel periodo in cui tutti insieme i Van Gogh stavano nel Brabante settentrionale».

Subito dopo la prima pubblicazione del libro in olandese, grazie al contatto preso con alcuni discendenti delle sorelle Van Gogh e con persone che le avevano conosciute, l’autore è riuscito a integrare il libro con lettere che prima d’ora non erano quasi mai state pubblicate, intervallate da fotografie dei Van Gogh tratte dagli archivi familiari, che non erano mai state viste al di fuori della ristretta cerchia dei familiari.

Il saggio, un po’ come se fosse uno dei dipinti di Van Gogh, mette in luce, sin nei più piccoli dettagli, la vita delle tre sorelle, donne diverse per temperamento e destino, che hanno avuto, ognuna in modo diverso, un ruolo determinante non solo nella vita dell’artista, ma anche nella sua fortuna postuma. Allo stesso tempo il libro tratteggia un quadro della condizione femminile tra la metà del XIX e l’inizio del XX secolo.

Anna, la sorella maggiore di Vincent, è la donna pia, obbediente e ligia alla rigida mentalità protestante dei Van Gogh; con lei l’artista ha un rapporto burrascoso, nonostante in giovane età le fosse molto legato, poiché da lei viene giudicato per i suoi comportamenti contrari ai valori familiari. Elisabeth, chiamata anche Lies o Bugie, è l’eccentrica poetessa e scrittrice, la cui vita è segnata da una relazione segreta con un uomo sposato. Anche lei non ha un buon rapporto con il fratello, non riuscendo mai a creare con lui un vero legame. Willemien, chiamata anche Wil, è la sorella minore di Vincent, la sua prediletta, forse anche per questo raffigurata in molti dei suoi dipinti. Solo con Wil l’artista riesce a instaurare un rapporto più stretto e sincero, forse perché uniti dall’amore per l’arte e la letteratura, o forse perché anche lei è una diversa come lui, perennemente sofferente nell’anima.

I fratelli Van Gogh vivono in mezzo ai libri sin da quando sono bambini, crescendo in una casa con una biblioteca ben fornita, grazie anche agli zii che fanno i rilegatori o i librai. Inoltre, sono testimoni di un particolare momento storico, quello in cui le donne iniziano ad acquisire visibilità nella letteratura, sia come scrittrici sia come protagoniste in romanzi quali Madame Bovary, Anna Karenina, il feuilleton olandese Eline Vere, Cime tempestose, Jane Eyre o Ragione e sentimento.

Visto l’avido interesse per la letteratura della sorellina Wil, Vincent le consiglia anche letture di autori come Émile Zola, Guy de Maupassant, Honoré de Balzac, Voltaire, Shakespeare, Harriet Beecher Stowe e Lev Tolstoj, ma piuttosto che incoraggiarla con la scrittura, le consiglia di cercare dentro di sé il sacro fuoco che la tormenta, come le scrive in una delle sue missive: «Mi preoccupa molto soprattutto il fatto che tu pensi di dover studiare per scrivere. Ma no, sorellina cara, impara a danzare o innamorati di uno o più praticanti notarili, ufficiali, chiunque tu abbia a portata di mano, meglio, molto meglio che tu commetta le più svariate follie che studiare l’olandese, che servirebbe soltanto ad annoiarti e quindi non ne voglio sentir parlare. […] Quelli che non fanno nient’altro che innamorarsi forse sono più seri e più santi di quelli che immolano il loro amore e il loro cuore a un’idea. In ogni caso per scrivere un libro, compiere un’impresa o dipingere un quadro nel quale ci sia vita, è necessario essere una persona viva. Se fossi vicino a te cercherei di farti capire che forse sarebbe più pratico se tu dipingessi con me, piuttosto di scrivere, così magari riusciresti a esprimere prima i tuoi sentimenti. In ogni caso posso fare qualcosa personalmente per insegnarti a dipingere, ma per la scrittura, di quella non mi intendo. D’altronde non è una brutta idea che tu voglia essere un’artista, perché se si ha il fuoco dentro di sé e un’anima, non si possono reprimere e – meglio bruciare che soffocare. Quello che è dentro deve venire fuori. Per me per esempio è una boccata d’aria quando faccio un quadro e senza mi sentirei più infelice di quanto non sia».

Le sorelle Van Gogh

Willem-Jan Verlinden
DONZELLI EDITORE
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Genere:
Listino:
€ 30.00
Collana:
Data Uscita:
31/03/2022
Pagine:
0
Lingua:
EAN:
9788855223010