Indietro

L’anno fatale

Claudio Vercelli

Claudio Vercelli è uno degli storici dell’Italia contemporanea più interessanti e dialettici. Rigoroso accademico è anche un vigoroso polemista, capace di alternare studi specialistici e più cordiali opere di divulgazione. Come questo L’anno fatale (Edizioni del Capricorno), che accompagna alla fine quest’anno denso di anniversari cruciali. D’altra parte, il sottotitolo parla chiaro: “1919: da Piazza San Sepolcro a Fiume”. Vercelli è uno storco serio e ci porta per mano dalla fine della Prima Guerra Mondiale (che per il resto del mondo termina appunto nel ’19) alla nascita dei Fasci di combattimento, tra la delusione per la fine del conflitto e i contraccolpi della smobilitazione, l’avvio del biennio rosso e l’impresa fiumana. E per una volta, le vicende nazionali hanno come nitido sfondo il quadro complessivo della situazione europea e mondiale. Il racconto è tanto accurato quanto fluido e il ricco apparato fotografico e iconografico non è lì per bellezza, ma è parte decisiva della documentazione della narrazione.