Il cibo per alcuni è solo nutrimento, ma per altri è passione, che spesso si trasforma in una vera e propria forma d’arte. La storia è piena di esempi: il cibo è presente nei lavori di grandi artisti, fino a essere a volte il protagonista stesso dell’opera, e spesso è anche testimone o fonte di ispirazione di gesta leggendarie di indimenticabili poemi epici o di famose composizioni musicali.
Altre volte il cibo può essere un compagno di viaggio, anche quello di una vita intera, diventando un amico inseparabile di cui ci si può sempre fidare, l’unico in grado di tradurre davvero il proprio linguaggio interiore, oltre che speciale collante di storie, persone, luoghi e tempi anche distanti e diversissimi tra di loro. Ecco perché La cucina in valigia di Gaia Servadio, da poco pubblicato da Neri Pozza, non è solo un libro di ricette, ma piuttosto qualcosa, così come la sua stessa autrice, che è difficile definire con una sola parola: «Quello che qui troverete – commenta l’autrice nell’introduzione del libro – è un menu ben più ampio: include viaggi avventurosi, incontri emozionanti – a volte ambigui e pericolosi –, attacchi di fame e sì, certo, ingredienti di fortuna trasformati in piatti commestibili e addirittura appetitosi. Sono, a ben vedere, ricette esistenziali, modi di aprirsi agli esseri umani, ai paesaggi, alle tradizioni e poi di miscelare tutto, per il divertimento proprio e delle persone che si vanno incontrando. Sono storie di voracità culturale, sociale, umana, capitate a una viaggiatrice stupefatta dalla bellezza di paesaggi e reperti archeologici, incuriosita dagli incontri, desiderosa di creare connessioni in cui il cibo, i mercati, le cucine sono elementi di intermediazione culturale».
Per Servadio, “affamata di tutto e con una vita presa a morsi e sorrisi”, il cibo diventa l’ingrediente speciale con cui dare sapore ai suoi viaggi, alle sue amicizie e a tutti i momenti importanti della vita: «La cucina, come la musica, è una forma di cultura: è il frutto dell’esperienza, e l’esperienza è cultura. Parte integrante dell’esperienza umana, l’arte dello scegliere gli ingredienti e cucinarli è una conquista della cultura».
Una cucina che, così come la intendeva il padre, racchiude in sé cultura, esperienza e chimica. Una cucina che nasce proprio lì dove c’è poco, lì dove è forte l’esigenza di inventare, trasformare e rendere appetibile qualcosa che magari non lo è. Una cucina che sa far tesoro anche degli avanzi, specie nei momenti difficili della guerra che la stessa autrice ha vissuto nella sua infanzia. Avanzi che Servadio, in quei frangenti, ha imparato a utilizzare, e che sono diventati a volte parte integrante e altre ingrediente segreto di alcuni suoi piatti, nonostante il ritorno a uno stato di benessere economico non li rendesse più indispensabili. Avanzi da usare con estrema fantasia e grande audacia in diverse sue ricette, altrimenti cosa sarebbe mai, si chiede l’autrice, una cucina senza varietà, fantasia e soprattutto grande improvvisazione?
Gaia è affascinata non solo dal capire altre culture, in particolare da un punto di vista gastronomico, ma anche dal viaggiare “nei libri, nella fantasia, cercando nella gastronomia ispirazione ed eleganza”. Giornalista, scrittrice, documentarista, studiosa e accademica, ma anche pittrice, viaggiatrice, organizzatrice culturale e cuoca, la sua anima eclettica e il suo talento poliedrico la portano a esplorare con grande curiosità il mondo, che gira in lungo e in largo per buona parte della sua vita. Tappe fisse nei suoi viaggi, che diventano anche luoghi di permanenza per lunghi periodi, sono Londra, la Sicilia, la Cina e il Medio Oriente.
Nel libro, tra una ricetta e l’altra possiamo trovare tante storie curiose e aneddoti dal sapore singolare: dal significato che il colore giallo ha nelle pietanze nel Medio Oriente e in India alla funzione benefica del dragoncello, dalle strane credenze degli antichi Babilonesi e dalle loro ricette e piatti sontuosi che preparavano per i loro dèi al successo delle bruschette nei ristoranti chic londinesi della nostra epoca.
«Secondo alcuni la vita è un viaggio. – afferma – Lo è senz’altro nel mio caso, e in valigia mi porto dietro la cucina. Non una necessità, ma una passione che ha accompagnato la mia storia. Ho messo tutto in valigia, una valigia di ricordi bellissimi e anche di profumi e di gioia. Non sempre ne esco bene, ma questa è la vita, e forse gli episodi tragicomici dipingono il mio bagaglio umano meglio dei miei trionfi culinari». In fondo la cucina che cos’è, ci rivela l’autrice, se non un modo per liberarci dagli assilli quotidiani e dedicarci agli altri? È proprio questo che ci aiuta a essere più felici.
La cucina in valigia
Gaia Servadio
NERI POZZA
VAI AL LIBRO- Genere:
- Listino:
- € 14.50
- Collana:
- Data Uscita:
- 28/04/2022
- Pagine:
- 0
- Lingua:
- EAN:
- 9788854523371