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L’ultimo abbraccio

Frans de Waal

Un uomo va a trovare un’amica di vecchia data in fin di vita. Lui l’abbraccia per dirle addio, lei lo riconosce, gli accarezza la testa, sorride. Lui è l’unico che riesce a farla mangiare.

L’uomo è Jan van Hooff, biologo olandese docente di fisiologia comportamentale. L’amica si chiama Mama, è una scimpanzé di 59 anni dello Royal Burgers’ Zoo che van Hooff conosce dagli anni ’70. Il video di questo addio, pubblicato su YouTube nel 2016, fa il giro del mondo.

Lo potete vedere qui sotto, ma vi avvertiamo che, sebbene documenti un momento estremamente tenero e toccante, potrebbe turbare la sensibilità di qualcuno.

L’ultimo abbraccio, saggio scritto dall’etologo e primatologo Frans de Waal e appena pubblicato da Raffaello Cortina Editore, parte da qui per riflettere sul modo con cui gli animali mostrano di provare emozioni.

Infatti, sembra ormai chiaro che gli esseri umani non siano l’unica specie animale capace di provare amore, odio, paura, vergogna, disgusto ed empatia. Anzi, secondo Frans de Waal esiste una continuità tra le nostre modalità di esprimere queste emozioni e quelle delle altre specie.

Così, in L’ultimo abbraccioil primatologo raccoglie tutti i nuovi studi, scoperte, idee sulla psicologia cognitiva e comportamentale degli animali, concentrandosi in particolare sulla vita sociale di quelli più simili all’homo sapiens.

Tra questi, scimpanzé, bonobo e macachi, di cui analizza i gesti, le espressioni, le risposte dei corpi a sollecitazioni esterne. Ma non si concentra solo sui primati. Vengono passati in rassegna anche i comportamenti di elefanti, topi, uccelli, gatti, cani e persino pesci.

Non ci troviamo davanti a un tentativo di antropomorfizzazione, ma alle rigorose ricerche di uno studioso – considerato dal Times tra i 100 uomini più influenti – che ha dedicato la vita alla comprensione della vita emotiva degli animali.

De Waal, distinguendo le emozioni dai sentimenti, arriva a elaborare un’interpretazione radicale che vede le emozioni come una sorta di organi: se gli esseri umani non hanno alcun organo in più rispetto agli altri animali, lo stesso deve valere per le emozioni. E i modi in cui gli altri animali provano e manifestano emozioni cosa possono dire di noi?

Già autore di Il bonobo e l’ateo (2013) e Siamo così intelligenti da capire l’intelligenza degli animali? (2016), in L’ultimo abbraccio Frans de Waal sembra fare il punto dei suoi studi, invitandoci a notare le moltissime somiglianze esistenti tra la nostra e le altre specie e, attraverso queste connessioni, capire qualcosa in più su noi stessi. Cambiare il nostro punto di vista.