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L’invenzione dei corpi

Pierre Ducrozet

«Ho immaginato un romanzo senza centro, fatto di pieghe e passaggi, di collegamenti, di ipertesti, capace di duplicare il movimento del mondo contemporaneo, adottando Internet come soggetto e forma» dice lo scrittore francese Pierre Ducrozet del suo libro, L’invenzione dei corpi, appena pubblicato da Fazi Editore.

Il romanzo si apre con il traumatico racconto della strage di Iguala, in Messico. Quarantatré studenti vengono assassinati dalla polizia, collusa coi narcos, nella notte del 26 settembre 2014.

Álvaro, giovane professore di informatica, sfugge al massacro. Scappa dal Messico e affronta il deserto, il filo spinato, arriva negli Stati Uniti, poi San Francisco, e infine nella Silicon Valley.

Qui incontra Parker Hayes, imprenditore e guru del transumanesimo, che ha appena reclutato la biologa francese Adèle per creare un nuovo essere umano. Sempre qui si renderà conto che la violenza che si è lasciato alle spalle ha soltanto preso una forma diversa.

Pierre Ducrozet immerge fin da subito lettori e lettrici in questa atmosfera straniante di pericolo, in una narrazione frenetica che si sviluppa in modo non lineare, saltando tra i luoghi e i tempi, da un personaggio all’altro, come se ci si trovasse in una pagina web piena di collegamenti ipertestuali.

Ducrozet insiste, anche all’interno della narrazione stessa, sul concetto di rizoma, quella modificazione del fusto delle piante erbacee che sviluppano uno stelo sotterraneo e orizzontale, metafora poi adottata dai filosofi Gilles Deleuze e Félix Guattari per caratterizzare un tipo di ricerca filosofica che procede per multipli.

«Anche l’arte, deve adottare il modello del rizoma, non per imitare la realtà, i suoi scopi sono ben altri, ma per anticiparla» fa dire a uno dei suoi personaggi nel corso della narrazione.

E, in un certo, senso, L’invenzione dei corpi è una sorta di rizoma letterario, un’esplorazione tentacolare della contemporaneità, che intreccia informatica, genetica, transumanesimo. Che crea codici e ipertesti, per parlare fondamentalmente della violenza umana.

Nel farlo, lo scrittore francese fa un lavoro sulla lingua, lo stile e linguaggio, creando una sorta di bizzarra sinfonia con le parole, resa con gran mestiere nella traduzione di Antonella Conti.

Un romanzo appassionante a serrato, dunque, capace di riflettere su temi importanti del mondo contemporaneo, che si inserisce nella tradizione letteraria di Don DeLillo e J.G. Ballard.

L'invenzione dei corpi

Pierre Ducrozet
FAZI EDITORE
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Genere:
Narrativa moderna e contemporanea
Listino:
€ 17.00
Collana:
Le strade
Data Uscita:
29/04/2021
Pagine:
300
Lingua:
Italiano
EAN:
9788893253895