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Gioventù

Tove Ditlevsen

di Claudia Castoldi

Dopo Infanzia, Fazi Editore prosegue la pubblicazione della cosiddetta Trilogia di Copenaghen di Tove Ditlevsen con Gioventù. Come è facile arguire già dal titolo, in questo volume autobiografico la poetessa e romanziera danese esplora un’altra età della sua vita, ossia quella della giovinezza. Fin dalle prime pagine, assistiamo infatti ai rocamboleschi e ingenui tentativi della protagonista di emanciparsi dalla poverissima famiglia d’origine trovandosi un lavoro qualsiasi. Tove viene prima chiamata come aiuto domestica da una ricca signora, poi in una pensioncina, come magazziniera, dattilografa e così via; in un tentativo di avvicinamento al lavoro dei sogni che sembra sempre lontanissimo. Frequenti sono le scene involontariamente comiche in cui la protagonista, pur impegnandosi al massimo, non riesce a soddisfare il superiore di turno nelle mansioni che le sono affidate. Tenero e divertente è uno dei primi episodi narrati in cui, nella casa della signora Olfertsen, Tove rovina il mobilio, ed è quindi costretta a licenziarsi solo per aver preso troppo alla lettera le sue indicazioni: «spazzolare tutti i mobili con acqua».

Errori di giovinezza, appunto, che tutti abbiamo compiuto al nostro primo lavoro, quando il fine più immediato era guadagnarsi due soldi e fare buona impressione, ma – accanto a questi – c’erano sogni più ambiziosi. Al di là del tentativo di affrancarsi dalla famiglia e diventare economicamente indipendente, c’è infatti nella giovane Tove un desiderio più nobile, ossia quello di dedicarsi all’arte e diventare una poetessa. Desiderio, questo, che, per buona parte del libro, sembra destinato a rimanere una chimera, se non si trattasse di un’autobiografia e non conoscessimo i fortunati esiti di tale impegno.

Dopo essere stata respinta da un redattore che le consiglia di ripresentarsi dopo un paio d’anni, quando ormai lui non potrà più vedere i frutti del suo lavoro poetico, Tove si avvicina a un anziano signore per una finalità opportunistica, eppure più lodevole di quella di altre coetanee: ottenere la possibilità di leggere libri che la famiglia non si può permettere, e crescere culturalmente, abbastanza da avere consapevolezza di cosa sia una “poesia valida”

«Edvin replica che le mie strofette per bambini non hanno niente da invidiare a quelle che si leggono sui libri di scuola o sui giornali, io non so spiegargli l’indefinibile differenza tra poesie valide e non perché è passato troppo poco tempo da quando l’ho intuita io stessa».

Così, fra tanti lavori diversi e comici licenziamenti, assistiamo alla formazione poetica di una delle maggiori autrici danesi. Una ragazza come tante che ha dovuto fare i conti con le richieste del mercato del lavoro. Tove si ritrova a ramazzare, cucinare, ordinare scatole, tutto per dimostrare – a se stessa e alla famiglia – che non è più nella stagione dell’infanzia, ma è in quella transizione, che l’autrice chiama Gioventù, tra l’essere bambina e donna indipendente. Per raggiungere la meta, però, vi saranno altri e più oscuri ostacoli, di cui si potrà leggere in Dipendenza, di prossima pubblicazione dallo stesso Fazi Editore, in cui verranno trattate le dipendenze da alcol e droghe dell’autrice e protagonista nell’età matura.

Gioventù

Tove Ditlevsen
FAZI EDITORE
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Genere:
Listino:
€ 15.00
Collana:
Data Uscita:
04/10/2022
Pagine:
0
Lingua:
EAN:
9791259672193