
Gianfranco Bettetini
Questo romanzo racconta l'imprevedibilità dell'esistenza e del destino umani, sempre soggetti a brusche sterzate e a lenti rientri in carreggiata. Sul palcoscenico d'una tastiera di pianoforte, o affioranti tra pile di partiture musicali, a fare da contrastare ai protagonisti della storia, l'autore chiama Bach, Beethoven, Chopin, Ravel e altri, e fa risuonare magicamente, tra le pagine, le loro armoniche suggestioni come indimenticabile colonna sonora d'una storia avvincente.