
Norma Stramucci
Le poesie del libro hanno in comune, con le opere dello street artist Banksy, non soltanto i titoli. Nella Prefazione Massimo Raffaeli spiega che non sono un pretesto o un appoggio. Sono la condivisione di una denuncia sociale sulle vittime dei nostri giorni, un nesso tra parola e immagine, in una particolare sintonia. I versi, in un linguaggio essenziale, fra realtà e sentimento, metafore e ironia, scorrono per dichiarare il dolore per la perdita di un figlio insieme a quello non meno triste e cocente allargato alla sofferenza per i morti nei mari alla ricerca di una esistenza migliore e per gli innocenti nelle guerre. Pure, questa disperazione “gridata” sulle angosce personali e quelle generali della società, via via fa posto a una coscienza sempre più attenta alle vite che sorgono, quindi si apre alla speranza di un futuro diverso.