
Alessandro Carrera
Un immaginario apocalittico e perturbante in cui tutti hanno tradito o tradiranno, per accedere al potere o per fuggirlo. Una tragedia allucinata, e forse annunciata – proprio come l’11 settembre. Due mondi alternativi e in conflitto eppur necessari e complementari l’uno all’altro: l’architettura dello Skyline e l’abisso della Cava. Albert, o Alberto (“per quel che vale”), a inseguire Ada, fuggita col suo maestro e carnefice Saturno. Mentre tutto crolla e sotto le macerie non è detto resti qualcosa, l’equilibrio si tende sul filo di una prosa lucida e sensuale.