
Noel Bernard
Il protagonista parla in prima persona, rivolgendosi a una "chère amie", chiamata a fungere da specchio silenzioso. L'avvio è dato da un vuoto di memoria, per cui l'io narrante non riesce a ricordare un nome: quello di Antonio Gramsci. Ne nasce una riflessione sul linguaggio, dove la perdita del nome diviene spia di una possibile perdita del senso perennemente in agguato, la sindrome di una malattia che l'autore assimila alla degenerazione del corpo.