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EDIZIONI ETS

La memoria come capacitas dei secondo Agostino. Unità e complessità

Beatrice Cillerai

  • Genere: Filosofia
  • Listino: € 24.00
  • Data Uscita: 01/05/2008
  • Lingua: Italiano
  • EAN: 9788846720566

Libro vincitore del premio di studi Vittorio Sainati 2007 Fin dal 386 Agostino riflette sul problema della memoria, dando vita a riflessioni di diversa natura ed entità. Le più celebri sono certamente quelle del libro X delle Confessiones , ma non sono le uniche. Occorre allora valicare questi confini per cogliere, in una più ampia latitudine, l'originalità di Agostino. E' interessante ciò che egli disvela: la significativa polivalenza semantica del termine memoria e la versatilità della memoria, come facoltà dell'anima, nell'agire su piani sempre ulteriori. Per Agostino essa è prima di tutto un grande e misterioso potere, guida e motore del cammino di conoscenza che si innalza dal mondo sensibile fino a Dio; ma è anche lantidoto contro loblio causato dal peccato originale, il freno posto allo scorrere del tempo lineare e la capacità di aprirsi all'eternità divina. Il saggio ripercorre, attraverso tre diversi itinerari (il luogo , il tempo , l immagine ), questa densa riflessione agostiniana ed individua in essa un movente costante: tendere a Dio sondando le profondità dell'animo umano. La memoria incarna l'enigma e svela il mistero di quelle profondità: in quanto 'spazio metafisico' essa è la radice prima ed ultima della possibilità umana di autotrascendersi rispondendo al richiamo di Dio che ha creato l'uomo capace di Lui. Beatrice Cillerai è nata Fucecchio nel 1975. Ha conseguito la laurea in Filosofia presso l'Università di Pisa, ha studiato a Modena presso la Scuola internazionale di Alti Studi della Fondazione S. Carlo dove nel 2006 ha conseguito il dottorato di ricerca e all'Ecole Pratique des Hautes Etudes di Parigi. Le sue ricerche vertono prevalentemente sul pensiero di Agostino, ma si estendono anche al neoplatonismo del III sec., con una particolare attenzione a Plotino. Pagina del Premio Vittorio Sainati