
Giancarlo Santoprete
L'isola di Pasqua, famosa per il suo isolamento e per le centinaia di immense statue che la ornano, ospitava una foresta lussureggiante e piena di vita. Con questo patrimonio di disponibilità i colonizzatori che vi gionsero (400 d.C. circa) poterono accrescere di numero ma nel 1722, quando gli europei la scoprirono, essa era ormai una terra arida e desolata. Che cosa ne era stato dell'antica isola rigogliosa e lussureggiante? In effetti, il volume non si occupa propriamente dell'isola di Pasqua ma prende spunto dalla sua storia per esaminare tutti quegli aspetti cui è necessario rifarsi se si vuol vivere in armonia con la natura e in un'ottica che, mentre consente uno sviluppo idoneo a soddisfare i bisogni materiali e spirituali della generazione presente, non compromette i diritti delle genti future e degli altri viventi.