Con il libro per Aboca Kids, Tostoini ci guida tra creature straordinarie che raccontano passato e futuro.
«Queste creature ci parlano soprattutto del senso del tempo, perché sono sopravvissute a estinzioni e cataclismi del pianeta, ma sono ancora qui» racconta Roberta Ragona, in arte Tostoini, parlando del suo libro Fossili viventi. Ma cosa sono i fossili viventi? Lo abbiamo chiesto direttamente all’autrice alla Feltrinelli di piazza Piemonte, nel Bosco degli Scrittori Store Edition, tra piante e libri della casa editrice, nell’intervista video che potete vedere e ascoltare qui sotto.
“Fossili viventi” non è un termine scientifico, ma una metafora poetica. Un termine coniata da Charles Darwin per indicare creature che sembrano emergere da un passato lontanissimo. È così Charles Darwin definiva per esempio l’ornitorinco. Si tratta di esseri viventi che sembrano immutati nel tempo, ma che in realtà hanno saputo adattarsi ai cambiamenti del pianeta. «Trovare una forma che funziona non vuol dire restare sempre uguali», di dice Ragona. Creature peculiari che ci parlano del passato e del futuro, di come la vita sia capace di adattarsi.
Illustratrice e antropologa, Ragona ha un percorso che spazia dall’editoria con Albero delle Matite, Effequ e Quinto Quarto, a progetti museali come quello a Erbil, nel Kurdistan iracheno, per il World Monuments Fund, fino alla realizzazione di guide digitali per siti Unesco e a progetti di facilitazione visuale con Unione Europea e UNDP. In Fossili viventi, il suo primo libro da autrice, porta questa esperienza, intrecciando ricerca, illustrazione e divulgazione.
Il disegno diventa per lei una lingua comune, capace di unire ricerca rigorosa e immaginazione. «Uso l’illustrazione come forma di traduzione tra linguaggi diversi» spiega, cercando un equilibrio tra riconoscibilità e leggerezza, precisione scientifica e ironia. Al cuore del libro c’è l’attenzione alle fonti. «Ho letto paper scientifici per verificare informazioni, perché penso che l’esattezza sia un atto di rispetto verso le bambine e i bambini che leggono». La ricerca non è solo un metodo, ma un modo per rendere la conoscenza accessibile e condivisa, perché diventi patrimonio di tutti.
Accanto a creature straordinarie come lo squalo fantasma e il calamaro vampiro che nuotano negli abissi, la tartaruga naso di porcello e l’albero di ginkgo, antichi come il tempo, ci sono anche animali animali insospettabili come il capibara e l’opossum: attraverso il racconto della loro presenza sul pianeta, Fossili viventi invita a guardare la natura con curiosità e meraviglia. «Vorrei che chi legge si divertisse e finisse per infastidire amici e famiglia raccontando storie assurde di animali e piante con cui condividiamo il pianeta», ci dice l’autrice.
