Indietro

L’altrove di Guadalupe Nettel

8 settembre 2023 | cristina
L’altrove di Guadalupe Nettel

Guadalupe Nettel torna in Italia con un nuovo attesissimo libro di racconti pubblicato in anteprima mondiale e un tour di presentazione.

di Cristina Resa

Altrove è una parola interessante. Presuppone che ci sia qualcosa, al di là del “qui”. Un luogo che non vediamo, non abitiamo, ma sappiamo che c’è, da qualche parte. L’altrove è qualcosa che sta oltre una soglia, un margine, quello che potremmo chiamare limen. Qualcosa di cui, nella realtà, non possiamo fare esperienza perché, nel momento stesso in cui lo raggiungiamo, smette di essere altrove.

Le otto storie raccolte nel nuovo libro di Guadalupe Nettel, appena pubblicato da La nuova frontiera in anteprima mondiale e tradotto da Federica Niola – intitolato, appunto, La vita altrove – ci portano proprio lì, in quello spazio inconoscibile che sfugge per definizione alla nostra percezione del mondo. Lo fanno attraverso una serie di personaggi che, in qualche modo, hanno visto deviare il loro percorso, hanno cambiato la traiettoria delle loro esistenze, hanno attraversato una soglia che non era previsto che oltrepassassero.

In un certo senso, queste storie vivono in un luogo-non-luogo, un tempo-non-tempo, sospeso tra realtà e fantasia, tra l’ordinario e lo straordinario. E colpiscono, come spesso succede con le opere di Nettel, proprio per la capacità di parlare del quotidiano con grande lucidità e consapevolezza, uscendo dai percorsi canonici per permetterci di cambiare punto di vista e rivedere convinzioni e convenzioni.

Dunque, dopo due splendidi romanzi, La figlia unica (La nuova frontiera, 2020), che aveva al centro una critica alla concezione normativa di maternità, e Il corpo in cui sono nata (2022), dal forte carattere autobiografico, con La vita altrove la scrittrice messicana torna alla narrazione breve di Bestiario sentimentale (2018) e Petali e altri racconti scomodi (2020). Quella del racconto, che moltiplica le storie e i punti di vista, è una scelta particolarmente adatta, per un libro che arriva dopo una pandemia che presumibilmente ha avuto un impatto sulla sua stesura finale e riecheggia chiaramente in due racconti, tra cui la storia distopica che chiude la raccolta, Il torpore.

Illustrazione in copertina di Alicia Baladan

In generale, le riflessioni sulla famiglia, le relazioni umane, le aspettative sociali e l’identità, temi centrali della produzione di Nettel, tornano anche in La vita altrove, ma in questo periodo storico assumono, se è possibile, ancora più urgenza. Forse perché anche noi, come gli otto personaggi erranti protagonisti di queste storie, abbiamo vagato in territori sconosciuti, abbiamo visto le nostre case e le nostre vite trasformate all’improvviso in un “altrove” che non riconoscevamo, esattamente come gli albatri vaganti – che disorientati dalla mancanza di vento finiscono per allontanarsi dal loro habitat – incontrati dalla protagonista del racconto a loro intitolato.

E allora Nettel, con la sua prosa diretta e cesellata, in cui ogni parola è collocata con cura e mai superflua, ci porta nella vita di una ragazza che incontra in ospedale uno zio allontanato dalla famiglia da anni per motivi misteriosi; di un orfano che rivede, in una sorta di transfert, i propri traumi e desideri nelle vite altrui; di una donna che scopre di aver cresciuto due figli che non conosce davvero; di un uomo insoddisfatto della sua vita coniugale che, in cerca di emozioni diverse, si ritrova a varcare – letteralmente – una soglia, cambiando per sempre il corso della propria esistenza; di una famiglia tenuta insieme dalle radici di un vecchio albero; di un attore frustrato che comincia ad appropriarsi della vita di un collega; di persone che vivono recluse, in un mondo in cui l’unico modo per sopravvivere è rifugiarsi nei sogni. E così via, di storia in storia, di vita in vita, seguendo un filo invisibile che le unisce tutte dal punto di vista esistenziale.

La vita altrove è un libro che mostra, talvolta con estremo realismo, talvolta sfociando nei territori del fantastico, quanto le aspettative sociali – nella vita personale, familiare, professionale – siano così tanto radicate da avere il potere di tracciare le traiettorie delle nostre vite, al punto che l’idea di allontanarsi da esse possa essere percepita come fallimento. E in qualche modo, i personaggi di La vita altrove si perdono per permettere a noi di ritrovarci.

Il tour

L’arrivo in libreria di La vita altrove, che come abbiamo detto è stato pubblicato in Italia in anteprima mondiale da La nuova frontiera, vedrà Guadalupe Nettel impegnata in un tour di presentazione che avrà inizio proprio sabato 9 a Mantova, al Festivaletteratura, e la porterà a Verona, Como, Milano, Genova, Bologna e Roma. Ecco il calendario degli eventi.

  • 09 settembre, sabato, 14:45
    Mantova, Festivaletteratura.
    Con Elisabetta Bucciarelli
  • 10 settembre, domenica, 18:00
    Mantova, Festivaletteratura.
    Con Elsa Riccadonna
  • 11 settembre, lunedì, ore 18:00
    Verona, Feltrinelli
    Con Susana Benavente Ferrera
  • 12 settembre, martedì, ore 18:00
    Como, Ubik
    Con Valentina Furlanetto
  • 13 settembre, mercoledì, ore 19:00
    Milano, Verso
    Con Jonathan Bazzi
  • 14 settembre, giovedì, ore 17:30
    Genova, Palazzo Ducale sala Camino (e L’Amico ritrovato)
    Con Marzia Fontana
  • 15 settembre, venerdì, ore 21:30
    Bologna, Coop Ambasciatori
    Con Alberto Sebastiani
  • 16 settembre, sabato, ore 12:00
    Roma, Spaziosette
    Brunch con firmacopie