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Spirito d’impresa, spirito di cultura

5 aprile 2023 | feltrinelli
Spirito d’impresa, spirito di cultura

Angelo Guerini e Maurizio Messina ci parlano dei marchi editoriali Guerini e Associati, Guerini Next e Log.

Università, impresa, cultura diffusa. È a partire da questi tre assi e dalla loro relazione che nel 1987 nasce Guerini e Associati, una casa editrice indipendente che si posiziona sin da subito nel settore della saggistica di qualità, con un approccio multidisciplinare ai temi della contemporaneità nella società e nella cultura d’impresa. Una casa editrice “umanistica” anche quando affronta i temi della managerialità, dell’economia, del marketing, messi, in modi inediti, a dialogo con la filosofia, con la sociologia con la storia. Ne parliamo con l’editore, Angelo Guerini, e con Maurizio Messina, presidente di Guerini Next, una delle due “anime” della casa editrice.

Angelo Guerini, in questi trentacinque anni di attività, come ha risposto la vostra offerta editoriale ai mutamenti del mercato e della società?

Questa domanda comporta uno sforzo non piccolo, perché si tratta di recuperare trentacinque anni di storia della casa editrice. Però è molto utile, perché permette di ritrovare i fondamenti della propria attività. L’intenzione originaria, la cifra, di Guerini e Associati è riassumibile nel termine “dialogo”; dialogo tra mondi, dialogo tra ambiti. Anzitutto perché la casa editrice ha sempre puntato a far dialogare il mondo accademico, inteso come luogo della ricerca specialistica, con la viva cultura che attraversa la società e nella società vive e si arricchisce. In quegli anni, a fine decennio Ottanta, esisteva ancora un flusso che univa i due mondi, una produzione di saggistica di alto livello capace di parlare a un universo di lettori curiosi, colti e “impegnati”. Con ‘’colti’’ intendo dire capaci di impegno, non spaventati dall’idea di dover fare un minimo sforzo per entrare in un testo che li avrebbe ripagati con la ricchezza di idee e prospettive che offriva. Insomma, disponibili a quella “fatica del concetto” che solo la lettura, portatrice di riflessione intima, può far conseguire.

Quando, nel 1964, tanto per fare un esempio, Einaudi pubblica L’uomo a una dimensione di Herbert Marcuse, filosofo francofortese poco propenso a facilitare la vita del lettore, ne vende, subito, nei pochi mesi dall’uscita, più di centomila copie.

Guerini e Associati nasce quando ancora esistevano una produzione, un pubblico, un milieu propizi a questo genere di libri, un mondo in cui i grandi autori del ‘900 erano comunemente letti. E se questi libri non mancavano mai nelle bibliografie degli studenti di filosofia, di scienze politiche o di economia (economia, come disciplina umanistica a tutto tondo, non il suo svilimento ragionieristico cui spesso oggi si assiste) non potevano nemmeno mancare sui tavoli delle novità in libreria, arricchendone peraltro gli scaffali.

Noi continuiamo, direi caparbiamente, a coltivare questa idea di cultura, di lettura e di impegno. Cercando autori, temi, titoli che sappiano attraversare l’accademia, la cultura diffusa ma impegnata e, perché no, dove c’è serietà e rigore, l’attualità politica e sociale. Cercando costantemente di superare ogni lente deformante, ogni griglia ideologica, per consentire al lettore di avvicinarsi alla realtà.

Ovviamente, a patto di saper aggiornare la proposta a una società che cambia, a esigenze che cambiano assieme alla società. In questo la produzione che guarda all’impresa, alla cultura manageriale è in linea di stretta continuità. E su questa continuità la casa editrice ha costruito già dai primi anni di attività una posizione di riconosciuta leadership nella saggistica manageriale alta. Perché l’impresa non è, e soprattutto non deve essere un mondo separato, un fortilizio irrelato dalla società in cui opera. E i manager non possono essere tecnici allevati in batteria per un unico scopo, per un’unica funzione: il mero profitto degli azionisti. Mi piace citare Ikujiro Nonaka, un nostro grande autore che nel libro L’impresa saggia fotografa questo approccio in modo estremamente efficace: «Nessun’impresa sopravviverà nel lungo periodo… se non ha scopi morali, se non vive in armonia con la società e non persegue il bene comune come stile di vita». Sono parole che alle orecchie di molti manager, economisti, uomini di finanza sembreranno certamente blasfeme. Gli stessi concetti, in fondo, sono presenti in Benedetto Cotrugli, geniale mercante del ‘400 e umanista veneziano di Ragusa (l’odierna Dubrovnik), di cui abbiamo recentemente pubblicato Il libro dell’arte di mercatura.

Su questi concetti, su questi approcci, abbiamo costruito quella che consideriamo la nostra leadership. Perché cultura, responsabilità, curiosità e apertura sono cruciali per una managerialità non necrotica. E Guerini è stata in prima fila nell’apertura della saggistica a questi nuovi lettori. Non solo: negli anni Ottanta siamo stati i primi ad arruolare giovani filosofi nella produzione di testi rivolti al mondo dell’impresa e dei manager, proponendo quindi un approccio non solo teorico ma direttamente pratico.

Maurizio Messina, oggi la vostra offerta presenta marchi con caratteristiche distintive: Guerini e Associati, Guerini Next e LOG. Come raccontarli?

Guerini Next nasce alla fine del 2013, ereditando fisicamente più di quattrocento titoli che risiedevano nel catalogo di Guerini e Associati: soprattutto nell’area riferita all’economia, al marketing e alla cultura d’impresa e aziendale. Nasce quindi con l’idea di enfatizzare questi specifici aspetti, senza però mutarne i principi. La differenziazione è avvenuta perché il catalogo era molto vasto e sembrava opportuno accendere un faro specifico su aree specifiche.

Per quanto riguarda LOG, si tratta di un marchio che mi piace definire ‘’sperimentale’’. All’interno della sua produzione ci sono titoli apparentemente eccentrici, o meglio ‘’eclettici’’. Vengono affrontati dei temi sempre con la stessa cifra di Associati e Next – quindi mai banalmente – ma lontani dai filoni principali dell’attività della nostra Casa editrice.

Per citarne qualcuno, abbiamo pubblicato un titolo su Mino Raiola, il famoso agente che si occupa di calciatori; un altro dedicato a Enzo Jannacci; uno di Tiziana Russo, sorella di Marta Russo, che racconta la storia della studentessa uccisa alla Sapienza in circostanze ancora misteriose.

Dovendo sintetizzare all’estremo, come presentereste a un libraio indipendente le opportunità offerte dalla produzione delle Edizioni Guerini?

La produzione dei due marchi Guerini si rivolge a un pubblico di lettori forti e fedeli. Persone motivate alla lettura in maniera continuativa e con forte propensione alla spesa. Lettori di approfondimento, che hanno fatto della lettura un’attività irrinunciabile e necessaria per la loro vita intellettuale e per la loro ininterrotta formazione professionale. Lettori per i quali a un libro se ne collega per forza un altro, per i quali, anzi, ogni libro apre numerosi percorsi verso e attraverso altri libri.

Negli ultimi tempi si è spesso inseguito un pubblico occasionale, dimenticando il lettore forte di fascia alta, mentre sono convinto che sia ancora questo tipo di lettore a costituire il nervo per un raggiungere un equilibrio anche da un punto di vista economico.

Trovate il podcast della nostra intervista nel quattordicesimo episodio di INDIE – Libri per lettori indipendenti.