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Arriva Sustain, per una cultura sostenibile

10 novembre 2020 | cristina
Arriva Sustain, per una cultura sostenibile

Sustain è il nuovo marchio editoriale di Luiss University Press dedicato alla sostenibilità ambientale, economica e sociale

Nel mondo che brucia di Rebecca Henderson, appena uscito in libreria, inaugura il nuovo marchio editoriale di Luiss University Press. Si chiama Sustain e il nome è una dichiarazione di intenti.

Sustain è un progetto che raccoglie saggi, studi e riflessioni di grandi autori internazionali su temi come cambiamento climatico, disuguaglianze, migrazioni, globalizzazione e crisi del capitalismo.

«Sustain è un progetto editoriale che intende promuovere la cultura della sostenibilità intesa non soltanto in chiave green e ambientale, ma anche considerando tutte le implicazioni economiche, sociali e politiche di questa parola che sentiamo tanto spesso e sulla quale, forse, riflettiamo meno del dovuto» racconta il general editor di Luiss University Press Daniele Federico Rosa. «Pensare alle implicazioni di cui sopra significa, in effetti, pensare a quanto siamo noi stessi, con il nostro lavoro, le nostre attività quotidiane, il nostro ruolo di cittadini e le nostre scelte, a determinare il futuro del pianeta e della nostra specie».

Il nuovo progetto si inserisce nel panorama di una serie di iniziative promosse dall’Università Luiss Guido Carli al fine di costruire e coltivare la sostenibilità e l’inclusione, in ambiti quali la didattica, la ricerca e la comunicazione.

Come si legge nella Mission, Luiss «vuole infatti garantire un modello formativo e organizzativo in cui la sostenibilità permea l’esperienza quotidiana di tutti».

L’Università ha scelto di coinvolgere attivamente la comunità universitaria, studentesca e amministrativa. Dal 2019, per esempio, ha lanciato un progetto volto a diminuire la presenza di plastica nel campus, distribuendo 10.000 borracce agli studenti e rifornendo i distributori con bottiglie d’acqua realizzate con materiale compostabile.

I libri di Sustain

Sustain raccoglierà saggi, studi e riflessioni dedicati al tema in tutte le sue declinazioni, prediligendo i punti di vista più originali, le tematiche più urgenti e le voci più autorevoli dal mondo accademico, del giornalismo e della ricerca.

Si tratta di testi di grande rigore scientifico, ma rivolti a ogni tipo di lettore desideroso di conoscere, approfondire, riflettere e agire.

«I libri di Sustain sono saggi scritti dalle massime autorità internazionali sui rispettivi argomenti: Rebecca Henderson sulla necessità di riformare il capitalismo, Jeffrey Sachs sulla globalizzazione, Thomas Kostigen sull’ingegneria climatica e altri ancora in arrivo. Hanno una forte identità grafica, addirittura un marchio, con il quale ci piace rimarcare come la “vita sostenibile” non sia solo una questione di studio o di approfondita riflessione accademica, ma dovrebbe anzi costituire un interesse prioritario per tutti» spiega Daniele Federico Rosa.

E con la loro veste grafica ricercata, la sovraccoperta fustellata, la scelta di una carta opaca estremamente “naturale” al tatto, sono certamente volumi che si fanno notare in libreria.

«Siamo stati attenti a scegliere titoli particolarmente appassionanti e a mantenere accessibile il prezzo di copertina – continua Rosa – pur essendo orgogliosi di un progetto grafico che è forse il più bello al quale abbiamo lavorato. Sono proprio la bellezza, il piacere di leggere, il non dover spendere grandi cifre che taglierebbero fuori molti a tracciare, in fondo, i limiti di sostenibilità di qualsiasi progetto editoriale agli occhi di un lettore».   

Rebecca Henderson, Nel modo che brucia, Sustain, Luiss
La copertina di Nel mondo che brucia

Nel mondo che brucia

È più facile immaginare la fine del mondo che quella del capitalismo recita una nota citazione attribuita, di volta in volta, a Slavoj Žižek o Fredric Jameson. In questo periodo storico, tuttavia, la fine del mondo, almeno di quello che conosciamo, sembra diventata una possibilità realistica. Come siamo arrivati a questo punto? Come possiamo evitare il disastro?

Rebecca Henderson, professoressa a Harvard, esperta di cambiamento strategico e tra i più autorevoli teorici del capitalismo sostenibile, cerca di proporre soluzioni pratiche nel suo saggio Nel mondo che brucia. Ripensare il capitalismo per la sopravvivenza del pianeta.

«Mi sono convinta che concentrarsi soltanto sul profitto a ogni costo stava mettendo in pericolo il futuro del pianeta e dei suoi abitanti» scrive Henderson nell’introduzione di Nel mondo che brucia, che potete leggere QUI.

Il titolo che inaugura Sustain traccia, dunque, una direzione. Quello di Henderson è un libro che parla di cambiamento, della necessità di «fare qualcosa».

Nel mondo che brucia costituisce un manifesto programmatico. È il risultato di quindici anni di riflessioni su «come e perché sia possibile costruire un capitalismo redditizio, equo e sostenibile cambiando la nostra concezione dello scopo delle aziende, il loro ruolo sociale e il loro rapporto con stato e governo», spiega ancora Rebecca Henderson.

Attraverso un percorso reale e una visione positiva, Henderson propone una profonda riforma del sistema politico ed economico, che punti alla creazione di valore per tutti, indirizzando il capitale verso aziende etiche e innovative, concentrandosi sui fattori ESG (ambientali, sociali e di governance) e promuovendo una cooperazione tra governo e imprese, che porti a filiere più eque e sostenibili.

Jeffrey Sachs, Terra, popoli, macchine, Sustain, Luiss
La copertina di Terra, popoli, macchine

Terra, popoli, macchine

Il secondo titolo, in uscita a novembre, è di Jeffrey Sachs, rinomato economista, docente della Columbia University ed esperto di sviluppo sostenibile.

Terra, popoli, macchine. Settantamila anni di globalizzazione traccia una storia delle interconnessione umane, dal principio fino ai giorni nostri. Sachs individua sette distinte ondate di cambiamento tecnologico e istituzionale, a partire dagli insediamenti di età paleolitica.

Accompagna quindi i lettori in un viaggio attraverso i millenni, considerando come l’interazione tra geografia, tecnologia e istituzioni abbia delineato l’esperienza umana su larga scala.

Dall’agricoltura e il commercio di età Neolitica all’addomesticamento del cavallo, che accorciò le distanze durante l’Età del Ferro; dalla diffusione dei grandi imperi di epoca classica all’apertura delle rotte marittime verso l’Asia e le Americhe, fino ad arrivare all’accelerazione tecnologica industriale e digitale.

Attraverso l’analisi di questi momenti fondamentali nella storia dell’umanità, Sachs ricava dei modelli in grado di farci comprendere i cambiamenti in atto nel nostro tempo in un libro di ampio respiro che potrebbe rappresentare per l’economia e le scienze socio-politiche quello che Armi, acciaio e malattie di Jared Diamond è stato per l’antropologia.