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Regali di Natale 2: dieci mostre per dieci cataloghi

19 dicembre 2018 | cristina
Regali di Natale 2: dieci mostre per dieci cataloghi

Tra Natale e la Befana, Skira e Silvana propongono mostre e cataloghi per tutti i gusti e per tutte le destinazioni

E finalmente è vacanza! Tra un cappone e un panettone, invece di poltrire su divani e canapé, varrà la pena di smaltire fuori casa. Per mostre possibilmente, così oltre al corpo potremo nutrire anche lo spirito, senza problemi di colesterolo e girovita. Mostre complete di ricchi, rutilanti, dottissimi cataloghi editi da editori PDE. Va da sé.

Mostre a Bologna

Hokusai Hiroshige – Oltre l’onda (Skira)

Bologna, Museo Civico Archeologico fino al 3 marzo 2019

Non accenna proprio ad arrestarsi l’onda di interesse per la grande arte giapponese a cavallo tra Sette e Ottocento. Bolognesi e turisti in visita nella città petroniana non potranno esimersi dal visitare questa mostra che raccoglie oltre duecentocinquanta opere dal Museum of Fine Arts di Boston. Silografie e disegni dei due maestri ci portano nel cuore del Giappone che fu, tra paesaggi e vedute celebri, ritratti di animali: cani, gatti, cavalli, uccelli e le immancabili carpe, scene di vita quotidiana. Hokusai eccentrico e drammatico, Hiroshige olimpico nella sua calma contemplativa, sono forse gli artisti che maggiore influenza hanno esercitato sulle generazioni a seguire, fino a segnare non solo l’opera dei pittori loro discepoli ma persino quella di tatuatori e fumettisti.

Copertina del catalogo Hokusai Hiroshige - Oltre l’onda (Skira)
Hokusai Hiroshige – Oltre l’onda (Skira)

Mostre a Macerata

Lorenzo Lotto. Il richiamo delle Marche (Skira)

Macerata, Palazzo Buonaccorsi fino al 10 febbraio 2019

Nato e formatosi a Venezia, Lorenzo Lotto è pittore marchigiano per vicende biografiche e per consonanza artistica. Visse e operò a lungo infatti tra Recanati, Jesi, Ancona, alternando i soggiorni marchigiani con lunghi periodi veneziani, bergamaschi, romani, per spegnersi infine a Loreto. La bella mostra di Macerata ripercorre il rapporto del pittore con la sua regione elettiva, mettendo in relazione le tante opere da Lotto realizzate nelle Marche ma disperse in numerose sedi italiane ed estere e quanto, comunque importante, è rimasto là dove era stato concepito e dipinto. Il catalogo risulta una guida imprescindibile per ricostruire una vicenda tanto complessa e affascinante.

Copertina del catalogo Lorenzo Lotto. Il richiamo delle Marche (Skira)
Lorenzo Lotto. Il richiamo delle Marche (Skira)

Mostre a Milano

Picasso Metamorfosi (Skira)

Milano, Palazzo Reale fino al 27 febbraio 2019

“Il peggior nemico di un pittore è lo stile”. Poteva dirlo solo Picasso, che gli stili li ha sperimentati tutti, molti li ha inventati, tutti li ha scartavetrati con la sua lucidità. Andare al fondo, correre sulla superficie, sbagliare e integrare l’errore, reinventarsi ogni momento ed essere inconfondibilmente Picasso in ogni istante. E in tutto questo, tenere solide le basi sull’eredità dei classici, a quell’eredità tornare di continuo misurandocisi,  rileggendola e mettendola a confronto con la contemporaneità. E sul rapporto tra Picasso e i classici, indagato di disegno in dipinto, di scultura in ceramica, inseguito di tema in tema, è costruita la mostra milanese. Il catalogo è ricco di contributi che permettono di cogliere tutti quei rimandi che nell’arte del grande artista genio del Novecento creano un legame con la cultura della classicità europea, in un interessante dialogo tra antico e nuovo, tra tradizione e innovazione.

Mostre e cataloghi. Picasso Metamorfosi (Skira)
Picasso Metamorfosi (Skira)

Romanticismo (Silvana)

Milano, Gallerie d’Italia / Museo Poldi Pezzoli, fino a marzo 2019

Che gran ritorno è quello dell’Ottocento italiano? Decenni nell’oscurità più specialistica in attesa che il pubblico si accorgesse dei tanti tesori nascosti, ma ora sembrerebbe proprio il momento. La rincorsa è partita al rovescio, dai più recenti simbolisti e postromantici, con l’impazzamento per i Segantini e Morbelli, Pellizza e Boldini, risalendo di decennio in decennio, di Hayez in Induno, di Inganni in Vela per una storia molto, moltissimo milanese, ma non solo. E ora questa grande mostra su due musei sancisce la riappropriazione non tanto e non solo di singoli maestri o singole opere, ma proprio di un intero periodo e di un’intera vicenda, rimettendo le arti figurative e plastiche al posto che compete loro accanto ai grandi letterati – in fondo siamo a due passi da casa di don Lisander – e ai grandi operisti. Sontuoso il catalogo della mostra, pieno di cose da leggere, traboccante di opere da scoprire.

Mostre e cataloghi. Romanticismo (Silvana)
Romanticismo (Silvana)

Mostre a Napoli

Rubens, Van Dyck, Ribera. La collezione di un principe (Silvana)

Napoli, Gallerie d’Italia, Palazzo Zevallos Stigliano fino ad aprile 2019

Ogni tanto si dimostra che i ricchi a qualcosa servono. Come la famiglia di mercanti olandesi attivi a Napoli nel diciassettesimo secolo, i Vandeneynden che fatti tanti soldi col commercio, buona parte li ridistribuirono dando vita a una strepitosa collezione d’arte poi dispersa tra musei e privati ai quattro angoli del globo. Un team internazionale ha ricostruito la raccolta, partendo dal catalogo stilato nientemeno che da Luca Giordano nel 1688, e 330 anni dopo ha riportato i capolavori italiani e fiamminghi dei Vandeneyden nello stesso palazzo in cui Jan e suo figlio Ferdinando li avevano a suo tempo custoditi.

Mostre e cataloghi. Rubens, Van Dyck, Ribera. La collezione di un principe (Silvana)
Rubens, Van Dyck, Ribera. La collezione di un principe (Silvana)

Mostre a Pisa

Da Magritte a Duchamp. 1929 il grande surrealismo del Centre Pompidou (Skira)

Pisa, Palazzo Blu fino al 17 febbraio 2019

1929, mentre il capitalismo va in crisi, anche il surrealismo scopre che deve reinventarsi da zero. E lo fa con i collage di Max Ernst, avviando quello che sarà un lungo e proficuo rapporto con il cinema, a partire dal capolavoro di Luis Buñuel e Salvador Dalí “Un chien andalou”. Insomma, inizia l’età della più splendida maturità per il movimento inventato da André Breton. Pisa ospita una mostra dedicata interamente a quell’anno e al surrealismo e per farlo pesca centocinquanta opere dall’inestimabile fondo surrealista del Centre Pompidou, tra dipinti e sculture, disegni e fotografie, collage e film. I nomi più importanti sono tutti rappresentati, dai due signori del titolo a Max Ernst, da Tanguy a Dalì a Brassaï, da Giacometti a Calder, non mancando neppure test autografi di Breton e Aragon, per arrivare alla sorniona Gioconda coi baffi di maitre Duchamp. Tra riproduzioni delle opere esposte e dotti saggi, il catalogo è semplicemente una festa di sensi e intelligenza.

Mostre e cataloghi. Da Magritte a Duchamp. 1929 il grande surrealismo del Centre Pompidou (Skira)
Da Magritte a Duchamp. 1929 il grande surrealismo del Centre Pompidou (Skira)

Mostre a Roma

Mimmo Rotella Manifesto (Silvana)

Roma, La Galleria Nazionale fino a  febbraio 2019

Definire catalogo il volume curato per Silvana da Germano Celant e Antonella Soldaini è davvero riduttivo, le 470 pagine di testo e le 300 illustrazioni che lo compongono ne fanno una grande e forse definitiva monografia dedicata all’artista. Venti saggi critici di autori internazionali ci guidano attraverso le diverse fasi del suo percorso artistico, dai primi anni’50 alla morte avvenuta nel 2006, dagli esordi astrattisti all’invenzione del décollage alla partecipazione alle tante avventure artistiche della contemporaneità, dal Nouveau Réalisme alla Pop Art, dalla Mec-Art al ritorno agli strappi che lo avevano reso inconfondibile.

Mostre e cataloghi. Mimmo Rotella Manifesto (Silvana)
Mimmo Rotella Manifesto (Silvana)

Mostre a Rovigo

Arte e magia (Silvana)

Rovigo, Palazzo Roverella fino al 27 gennaio 2019

Diavoli, streghe, demoni, vampiri, animali notturni e persino un ritratto di Aleister Crowley! Ne avevamo già parlato a Halloween, ma siete ancora in tempo per visitare la mostra “Arte e magia. Il fascino dell’esoterismo in Europa”. Curata da Francesco Parisi, l’esposizione indaga sui rapporti tra le correnti esoteriche di ‘800 e ‘900 e arti figurative europee ed è organizzata come un vero e proprio percorso iniziatico. 260 opere, per la maggior parte dipinti, libri illustrati e incisioni di decine di artisti. Tra questi, simbolisti, espressionisti, pezzi di Bauhaus come Paul Klee, Johannes Itten, Piet Mondrian e Wassily Kandinsky, dell’astrattisti dadaisti futuristi come Giacomo Balla, Arnaldo Ginni, surrealisti magici, e poi sezioni dedicate all’architettura esoterica e allo spiritismo. Il catalogo, strabordante di contenuti, completa l’esperienza attraverso un vasto repertorio di visioni mistiche e fantastiche. 

Libri per Halloween: Arte e Magia
Arte e Magia, a cura di Francesco Parisi, Silvana Editoriale

Mostre a Torino

Camera Pop. La fotografia nella Pop Art di Warhol, Schifano and Co.  (Silvana)

Torino, CAMERA fino al 13  gennaio 2019

Per la Pop Art la fotografia è stata certo uno dei possibili linguaggi, e molti e importanti sono stati i fotografi partecipi del movimento, influenzati dal movimento o che il movimento hanno influenzato. Ma soprattutto, la fotografia è uno dei materiali di partenza, un ingrediente fondamentale della Pop Art, si tratti dei collage di Richard Hamilton –  Just What Is It That Makes Today’s Homes so Different, so Appealing? del 1956 è addirittura ritenuta l’atto di nascita della Pop Art – o dei ritratti rimaneggiati da Andy Warhol, la fotografia viene cercata, sussunta, lavorata, vessata, sublimata dai grandi Pop artists. Nella mostra e nel catalogo ci sono tutti, da Jim Dine a Robert Rauschenberg, da Mario Schifano a Peter Blake, da Michelangelo Pistoletto a Joe Tilson. E ci sono anche i fotografi “veri e propri”, da Ugo Mulas a Tony Evans, che hanno immortalato la più fotogenica delle avanguardie tra una galleria e una Triennale, tra la Swingin’ London e una NY già iconica.

Mostre e cataloghi. Camera Pop. La fotografia nella Pop Art di Warhol, Schifano and Co. (Silvana)
Camera Pop. La fotografia nella Pop Art di Warhol, Schifano and Co. (Silvana)

Mostre a Venezia

Angelo Morbelli. Il poema della vecchiaia (Skira)

Venezia, Ca’ Pesaro fino al 6/1/2019

Venezia 1903, Quinta Esposizione Internazionale d’Arte. Angelo Morbelli, venerato maestro tra realismo sociale, simbolismo e divisionismo, presenta, l’ambizioso ciclo pittorico “Il poema della vecchiaia”. Tra un brodino e un rammendo, Morbelli raffigura la vita del Pio Albergo Trivulzio di Milano, ricovero per anziani indigenti, monumento alla filantropia meneghina ancora lontano dai fasti di Tangentopoli. Dopo il trionfo veneziano, i sei dipinti (Il Natale dei rimasti, Vecchie calzette, Mi ricordo quand’ero fanciullaSiesta invernale, Sedia vuota e I due inverni) conosceranno destini diversi. Con il rientro in Italia di Vecchie calzette, questa è la prima occasione per vedere il ciclo finalmente riunito. Una mostra che vale davvero il viaggio, per tecnica raffinatissima e sincera empatia. Catalogo imperdibile per ricchezza di informazioni e dettaglio iconografico.

Mostre e cataloghi. Angelo Morbelli. Il poema della vecchiaia (Skira)
Angelo Morbelli. Il poema della vecchiaia (Skira)