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Terra crudele

Ann Weisgarber

Terra crudele

Siamo nel rigido inverno del 1888, nella città di Junction, sul fondo di un impervio canyon nello Utah. Qui si è stabilita una comunità di mormoni, sette famiglie che vivono separate dal mondo, coltivando alberi da frutta. Deborah Taylor è una di loro. Da due settimane aspetta con preoccupazione il ritorno del marito Samuel, che si guadagna da vivere come carradore.

Le cose si complicano quando, alla porta di Deborah, si presenta uno sconosciuto che dice di essere un mormone bisognoso di riparo. L’uomo, infatti, è in fuga dalla legge degli Stati Uniti, che ha reso reato la pratica della poligamia. Deborah e suo marito, pur non praticando la poligamia, fanno parte di una rete che aiuta i “fratelli” cacciati e perseguitati dalla legge. L’arrivo del fuggitivo metterà in moto una serie di eventi che sconvolgeranno la vita di Deborah Taylor.

Ann Weisgarber scrive un romanzo storico – il primo dell’autrice pubblicato in Italia – avvincente, appassionato e avventuroso che consigliamo ai lettori di Tracy Chevalier. Una storia che racconta la dura vita dei pionieri in questa Terra crudele (Neri Pozza) in grado di mettere a dura prova umanità e fede. Il punto di vista, però, è quello inusuale di una piccola comunità religiosa realmente esistita a Junction, oggi chiamato Fruita, nell’area del Capitol Reef National Park dove si possono ancora trovare i frutteti piantati dagli abitanti.