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Se Nietzsche fosse un narvalo

Justin Gregg

di Rachele Cassoli

Tutti, almeno una volta nella vita, osservando un acquario, abbiamo pensato a quanto la vita dei pesci sia ripetitiva e senza un apparente senso: non si preoccupano delle conseguenze di azioni passate, non sanno cosa significa il concetto di futuro, non si preoccupano di come l’esistenza sia così effimera, passano le giornate a nuotare senza una destinazione precisa in mente. Ma siamo così sicuri che la mancanza di “intelligenza” di questa specie sia un fattore così negativo? 

Justin Gregg, nel suo ultimo saggio Se Nietzsche fosse un narvalo, edito da Aboca Edizioni, indaga proprio su questo tema: è giusto essere così sicuri del valore aggiunto dell’intelligenza? 

Justin Gregg insegna alla St. Francis Xavier University (Canada) ed è ricercatore presso il Dolphin Communication Project; è un grande appassionato ed esperto di delfini, dei quali studia i comportamenti e le capacità cognitive, paragonandoli a quelli umani. Oggi, trasferitosi in Nuova Scozia, continua a scrivere di scienza, mentre contempla la quotidianità e le abitudini della fauna che vive intorno a lui.

In Se Nietzsche fosse un narvalo, i protagonisti non sono né il filosofo né il mammifero marino, bensì il concetto stesso di intelligenza.

Friedrich Wilhelm Nietzsche vantava un rapporto speciale e molto intenso con il mondo animale: da un lato ne provava compassione in quanto, dal suo punto di vista, gli animali vivono senza conoscere il perché delle loro azioni e senza possedere un’intelligenza abbastanza profonda da concepire il concetto di piacere e di dolore, di esperienza e di futuro con la stessa capacità degli esseri umani; dall’altra, però, invidiava la loro mancanza di angoscia data da questi stessi aspetti. Questa visione dualistica dell’intelligenza animale rappresenta il tipo di dissonanza cognitiva che è spesso la base di grandi idee.

Da qui la paradossale considerazione: se Nietzsche fosse stato un narvalo non avrebbe scritto opere immortali come lo Zarathustra o Ecce Homo, La nascita della tragedia e Aurora. In compenso non avrebbe vissuto nel dolore, nell’angoscia, nella nevrosi e non sarebbe finito pazzo e paralizzato dalla malattia. E soprattutto non avrebbe consegnato il frutto della sua intelligenza alla stupidità della sorella Elisabeth, che la avrebbe distorta e alterata al punto da farne un cardine dell’ideologia nazionalsocialista. Se Nietzsche fosse stato un narvalo, chissà, non avrebbe contribuito, senza saperlo e senza colpa, allo scoppio della Seconda Guerra Mondiale e allo sterminio degli ebrei.

Esiste un’abissale differenza tra il modo attraverso il quale gli uomini sperimentano il mondo e come lo fanno gli altri animali, ma, nonostante questo sia un fatto assodato, nessuno ha davvero idea di cosa sia l’intelligenza o se sia un concetto quantificabile. Proprio intorno a questo dubbio esistenziale ed epistemologico Justing Gregg decide di avviare una conversazione tra noi e Nietzsche, permettendoci di confrontare la cosiddetta intelligenza umana e quella animale per analizzarne ogni anfratto e approfondendo quello che per noi è un grande plus, ma che può risultare anche uno svantaggio.

Ad apertura di ogni capitolo, una citazione da Nietzsche funge da perno attorno al quale si avvia una riflessione sul tema affrontato, prendendo, poi, come esempio situazioni realmente accadute – dagli investimenti finanziari di Mike McCaskill agli inganni dell’osteopata di Standish, dal lutto della giovane orca assassina Tahlequah alla morte per suicidio rituale del soldato giapponese Hashizume. L’autore indaga sulle radici di comportamenti insiti nella natura umana – fortuna, menzogna, lutto, onore – confrontandoli con quelli animali ed evidenziando i punti che intrecciano il percorso di vita delle due specie e quelli che, invece, lo allontanano.

Per tirare le somme, possiamo solo consigliarvi questo libro in grado di affrontare le domande salienti dell’esistenza umana, trattandole con arguta ironia e approfondita conoscenza.

Un libro che anche un narvalo vi consiglierebbe!

Se Nietzsche fosse un narvalo. Come l’intelligenza animale svela la stupidità umana

Justin Gregg
EDIZIONI ABOCA
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Genere:
Listino:
€ 25.00
Collana:
Data Uscita:
23/06/2023
Pagine:
0
Lingua:
EAN:
9788855232227