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L’ultima intervista

Eshkol Nevo

L’ultima intervista (Neri Pozza)  è, probabilmente, l’opera più importante dell’intera carriera di Eshkol Nevo, l’amatissimo autore di libri come La simmetria dei desideri e Tre piani (che, ricordiamo, sta per diventare un film diretto da Nanni Moretti!).

Questo non solo in quanto suo libro più venduto venduto in Israele fino a oggi, ma anche perché lo scrittore qui percorre una strada inedita, non senza prendersi dei rischi.

In L’ultima intervista, infatti, è racchiusa tutta la temerarietà di un autore affermato che sceglie di rivelare se stesso, mettendo le proprie esperienze di vita totalmente al servizio della scrittura e facendole diventare letteratura.

Perché, se è indubbio che i suoi romanzi siano da sempre  disseminati di frammenti di autobiografia, in questo libro Nevo getta ogni maschera, rifugge ogni filtro. Lo fa, tuttavia, non con un’autobiografia o un memoir, ma attraverso quello che si potrebbe definire un vero e proprio romanzo dalla struttura inusuale.

Dunque, Eshkol Nevo immagina uno scrittore che, nell’affrontare l’ennesima intervista per un sito internet, decide di smettere di rispondere alla domande – poste attraverso il freddo schermo di un pc da un intervistatore senza volto – in maniera cauta e misurata, come d’altronde fanno tutti, ma di mettere a nudo il proprio cuore, la personalità, il vero io.

E nella finzione letteraria di questo susseguirsi di botta e risposta tra lo scrittore e l’intervistatore, Nevo porta avanti un’indagine su stesso. Si guarda dentro, scruta nell’oscurità delle zone d’ombra, facendo emergere amori, passioni, idiosincrasie, riflessioni. «Dal di fuori non si vede, ma io lo so che sto affondando. So che adesso scrivo per salvarmi», scrive In L’ultima intervista.