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Il rifiuto di obbedire

Lev Tolstoj

Non gli bastava scrivere alcuni di più immortali capolavori della storia della letteratura di tutti i tempi. No. Mentre vergava Guerra e pace e Anna Karenina, La sonata  Kreutzer e Resurrezione, Lev Tolstoj inventava la disubbidienza civile e la nonviolenza – in pratica inventava Gandhi – teorizzava e applicava vegetarianismo e ambientalismo prima che anche solo esistessero le parole ce li definiscono, denunciava la perversa dittatura del denaro, il tradimento della chiesa di tutte le chiese, l’intrinseca violenza dello Stato. E proponeva alternative, pratica alternative, sperimentando nuove pratiche educative a Jasnaja Poljana. Di questo Tolstoj politico e attivista, inscindibile dal Tolstoj romanziere, Eleuthera ci da un robusto assaggio con Il rifiuto di obbedire, antologia di testi che tocca tutti gli aspetti dell’impegno politico, sociale e umanitario del grande russo, Andrebbe fatto leggere in tutte le scuole? Senz’altro, ma forse andrebbe fatto leggere soprattutto a chi a scuola non ci va più e ha smesso di “disobbedire”.