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I Macchiaioli. Storia di una rivoluzione d’arte

a cura di Simona Bartolena

Seconda metà dell’Ottocento, a Firenze arrivano i venti di novità che spirano da Barbizon. I pittori escono dalle accademie, rompono col passato e portano i loro cavalletti, le loro tele e i loro pennelli en plein air. I giovani ribelli che si trovano al caffè Michelangelo si chiamano Giovanni Fattori, Telemaco Signorini, Silvestro Lega, Vincenzo Cabianca e si daranno un nome collettivo: i Macchiaioli, adottando una definizione irridente inventata per loro da un critico contrario. Pittura dal vero cha anticipa persino gli impressionisti, paesaggi di casa, temi quotidiani e soggetti storici sì, ma di storia contemporanea, la storia che si stava facendo sui campi di battaglia del Risorgimento, senza retorica, senza pose, con il sapore della verità.
A I Macchiaioli. Storia di una rivoluzione d’arte dedica una bella mostra il Palazzo delle Paure di Lecco, fino al 19 gennaio. Il catalogo, curato da Simona Bartolena, lo pubblica Skira, e racconta, attraverso ottanta opere dei principali protagonisti del movimento, le caratteristiche e l’evoluzione di questo nuovo linguaggio pittorico, fondamentale per la nascita della pittura moderna.