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Avviso di burrasca

Maria Adolfsson

Prima di parlare di Avviso di burrasca, il nuovo libro della giallista scandinava Maria Adolfsson, è bene dare un po’ di coordinate preliminari. Perché il Doggerland, l’arcipelago nel Mare del Nord che la scrittrice ha scelto come ambientazione dei suoi libri, non esiste. O meglio, esisteva. Il riferimento è a quella zona di terra che collegava l’Inghilterra a Germania e Danimarca durante l’ultima era glaciale, oggi sommersa.

E proprio questa evocativa ambientazione, appartenente a un’epoca antecedente alla storia, contribuisce a rendere le atmosfere gelide e rarefatte dei giallo di Adolfsson così particolari. Fuori dal tempo e dallo spazio, eppure così radicate nella contemporaneità, dove il Doggerland sembra quasi fare da naturale collegamento tra la cultura nordica e quella britannica, un’allusione a un’Europa che poteva essere, ma non è mai stata.

Avviso di burrasca, pubblicato da SEMè il secondo libro della serie ambientata in questo mondo sospeso tra realtà e fantasia e iniziata con Inganni. In questa nuova storia ritroviamo l’ispettrice Karen Eiken Hornby, detective di poche parole e dal passato difficile, in congedo per le ferite riportate nel primo libro. Nonostante questo, Karen viene chiamata a collaborare alle indagini sul cadavere di un emerito professore universitario in pensione rinvenuto in una cava abbandonata il giorno di Natale.

Ma c’è aria di burrasca, a Doggerland. Il caso sembra più intricato di quanto non appaia a prima vista e finirà per intrecciarsi con la storia familiare dell’ispettrice. Non vi diciamo di più su questo thriller avvincente e ricco di colpi di scena che conferma il grande talento narrativo di Maria Adolfsson. Per saperne di più, dovrete correre in libreria.