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Abbracciarsi sul ponte di Brooklyn

Ezzedine Choukri Fishere

Salma sta per compiere ventun anni e il professor Darwish si prepara a festeggiare l’adorata nipote. Ha invitato a casa sua, a New York, sette ospiti. Chi arriverà da altri quartieri della città, chi si muoverà dal Canada, chi da Miami. Sono tutti egiziani, come Darwish e Salma, e ognuno di loro ha dovuto imparare a fare i conti con la propria complessa identità, frutto dello scontro e del necessario compromesso tra la cultura d’origine e l’Occidente in cui hanno deciso di vivere.

Ezzedine Choukri Fishere sa di cosa narra in questo Abbracciarsi sul ponte di Brooklyn (Francesco Brioschi Editore): romanziere, accademico e diplomatico, è nato in Kuwait e cresciuto in Egitto, ha studiato a Parigi e in Canada, insegna scienze politiche all’università americana del Cairo, al Dartmouth College, negli USA, e collabora a giornali e riviste francesi, americane e arabe.

E mentre gli invitati convergono verso il suo appartamento facendo incontri inattesi, subendo contrattempi e imprevisti, il professor Darwish inganna il tempo riordinando la sua biblioteca e pensando.