Willy Blum ha un freddo dannato

Robin Wire muove come marionette i suoi personaggi veri e stralunati, ingarbugliandone i fili, intrecciandone i pensieri e le emozioni, in un romanzo dalla struttura originale, quella della rubrica telefonica, che scorre veloce e vivo, fin oltre l’ultima riga.

Willy Blum è un uomo di spettacolo. Conduce da anni un programma di successo sul canale otto ed è appena stato scelto per il ruolo di protagonista nel nuovo film del regista del momento. Vive in una splendida casa insieme a Zoe e alla piccola figlia di lei, Guya. Willy ha una rubrica telefonica. Ogni lettera un nome, una vita, colta in un momento del suo scorrere, in una settimana d'inizio primavera, e poi abbandonata, lasciata in sospeso. Pagina dopo pagina, le lettere della rubrica si animano dei personaggi che le popolano: uno scrittore sulla cresta dell'onda, un frequentatore seriale di funerali, un cinquantenne mediocre nel piano del suo warholiano quarto d'ora di celebrità, una ragazza del meteo in tv arrivista e senza scrupoli, e così via. Ventiquattro storie che si dipanano apparentemente autonome e che si ritroveranno, insieme, unite da un evento che le accomunerà, nell'atto finale: la lettera Zeta.