
Ron Kubati
Una scrittura veloce e poetica insieme - come un'insolita trasmissione radio durante il coprifuoco - attraversa la quotidianità di Elton, studente albanese in Italia, per coglierne le contraddizioni con ironia e leggerezza. Casa, studio, lavoro sono nella sua vita come nella vita di tutti, ma in un modo unico rispetto alla vita di tutti, diventando materiale di un'insolita trasposizione per sequenze. Marachelle di bambini, sale d'ascolto di un tribunale, corridoi universitari, la rete di un campo di prigionia... Non sono che tasselli d'immagine di un'unica voce in corsa, che attraversa il presente e si apre al passato nel registro della fiaba e della cronaca. Poi, all'improvviso, irrompe una figura femminile, una singolare presenza che sovverte qualsiasi possibilità di ordine. “Va e non torna” è il romanzo nevrile e intenso, venato di fresco esistenzialismo, di un'intera attesa generazionale tradotta in ispirazione autobiografica. Una sorprendente vitalità linguistica che non teme gergo e neologismi, in uno stile anticonvenzionale e a tratti romantico.