
Giuliano Parenti
Il protagonista vive in una baracca accanto a una discarica con il gatto Ford e il cane Palla, con cui parla e che gli parlano. Con i ferri che trova fra i rifiuti fa sculture che vende all?avvocato Rampeur. Gli tengono compagnia anche Hitler, topo extra large e Marilina, gatta randagia. Ma Uliess è, come dice il titolo, lettore di immondizie. In particolare di quelle di un sacco che puntualmente vola fuori dal camioncino che porta i rifiuti e si frantuma contro la sua baracca. Uliess è incuriosito da questi rifiuti, diventa detective e, con l?aiuto di Ford e di Palla, scoprirà quale storia si celi dietro batuffoli di cotone impregnati di profumo, scatole di sardine e bottiglie di champagne. Perché le immondizie raccontano la Storia o le storie. ?I resti delle cose?, dice il protagonista, ?non dicono bugie?. Più delle parole raccontano come siamo e che cosa facciamo. E riusciranno a fargli risolvere quello che può essere letto come giallo o come racconto sociologico. Fiorentino di nascita e mantovano da quasi quarant?anni, foggiano per due e da qualche anno lucchese, quindi apolide e anziano, dopo alcuni fortunosi mestieri, ha insegnato per trentacinque anni applicazioni tecniche e educazione tecnica nella scuola media. Ha scritto lavori teatrali, manuali per le sue discipline, piccola narrativa e gli piace lavorare il legno