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SOLFERINO

Teresa sulla luna

Errico Buonanno

  • Genere: Narrativa moderna e contemporanea
  • Listino: € 18.00
  • Collana: Narratori
  • Data Uscita: 07/11/2019
  • Pagine: 253
  • Lingua: Italiano
  • EAN: 9788828202363

Proposto per il Premio Strega 2020 da Chiara Gamberale.

Inopportuni, eccessivi, spocchiosi e pretestuosamente albanesi: questi sono i Piserchia, l'ingombrante famiglia materna toccata in sorte al protagonista. E, in mezzo a tutti, spicca lei: Teresa, la nonna che nessuno vorrebbe avere. Teresa che da giovane era bella, bellissima. Teresa che aveva talento e «suonava», incantando salotti e gerarchi. Teresa che ha conosciuto e fatto innamorare gli uomini più celebri del Novecento (ma sarà autentico quell'autografo di Cole Porter?). Studiata da Freud e da Fermi, amata da Moravia e da Amedeo Nazzari, musa delle arti a Parigi e del jazz a New York (ma forse era viceversa?). Per forza ha cresciuto il nipote tra idee irrealizzabili di grandezza e di fama, preparandolo a una vita di frustrazioni. Per forza lui, crescendo, l'ha odiata e ha reciso ogni legame, o almeno così credeva. Perché anche oggi, nel giorno del suo funerale, Teresa Piserchia non si lascia seppellire. Costretto a diventare il suo biografo, e a barcamenarsi tra la realtà (ma esiste?) e i mille miti di famiglia, lui dovrà prendere atto che quelle come sua nonna non muoiono: diventano aneddoti. Forse tutte le biografie sono apocrife. forse è proprio questo il segreto della vita. Grazie alle storie, fallire con grazia.

Proposto per il Premio Strega 2020 da Chiara Gamberale: «Come si fa ad affrontare la vita così com'è? Quanto coraggio ci vuole, quanta incoscienza? Ma, soprattutto. Quante bugie? E deve per forza risultare una ferita, quella che separa la realtà dalle bugie di cui abbiamo bisogno per sopportarla? Non potrebbe essere un confine mobile, un passaggio segreto invisibile, che anziché mettere a rischio le nostre esistenze le protegga? Queste, e molte altre domande, investono il protagonista di Teresa sulla luna, grazie a e per colpa di sua nonna. Teresa, per l'appunto. Che della vita così com'è non sa proprio che cosa farsene. Non è né bella né brutta, né scema né particolarmente acuta, e non ha nessunissimo talento per niente. Eppure, "suona". O almeno è convinta di suonare, di portare con sé la misteriosa musica che fanno involontariamente le persone eccezionali, musica che si rivela la scottante eredità con cui il nipote è costretto a fare i conti. Mitomane, scabrosa, grottesca, invadente, ridicola: meravigliosa Teresa. Leggendo le pagine di Errico Buonanno, che fanno ridere mentre fanno commuovere e fanno pensare mentre fanno sognare, diventiamo tutti suoi nipoti. Tutti costretti a scegliere fra quello che è vero e quello che sarebbe bello. Tutti (purtroppo e per fortuna) incapaci di farlo, perché oltre a essere nipoti di Teresa siamo figli del Novecento, il vero personaggio chiave di questo romanzo raffinato, originale e spiazzante.»