
Alfonso Bellando
Torino: una grande metropoli europea deve pensare e agire in grande. La prima parte del libro è una vivida storia delle millenarie vicende internazionali della città, da sempre al centro di scambi e di interessi straneri, non sempre benevoli. La storia tocca i momenti salienti dei rapporti fra Torino e il mondo: dai Liguri a Madama Reale, dalle invasioni saracene all'epopea del 1706, dai Longobardi all'attuale apertura internazionale dell'economia torinese. In città operano inoltre più di 160 enti e organismi che "fanno l'internazionalità di Torino", nelle parole dell'autore. La seconda parte del libro è così un inedito e originale censimento di questi enti, che lavorano in due ambiti distinti: quello locale e quello "sul campo", a beneficio del Terzo e Quarto Mondo. Vivaci schede tracciano il profilo e le attività di ognuno di questi organismi, rivelando l'ampiezza e la risonanza globale del lavoro internazionale svolto a Torino. Nel libro l'economia fa la parte del leone, ma altrettanto importante è la cultura, con i centri di eccellenza quali l'Istituto Internazionale di Studi Asiatici Avanzati (CESMEO), l'Istituto Universitario di Studi Europei, il Centro UNESCO, la Società Italiana per l'Organizzazione Internazionale, il World Political Forum presieduto da Michail Gorbaciov, e l'Università e il Politecnico, sempre più fortemente integrati nella rete mondiale di ricerca e di insegnamento.