
Zdravka Evtimova
Quattro donne protagoniste di un romanzo corale al femminile, che disegna un crudo affresco della società bulgara contemporanea, in cui molta gente pensa che “il denaro è il più fedele amico dell’uomo”. Fra le protagoniste di Sinfonia troviamo Moni, una ragazza molto grassa, figlia di un boss arricchitosi con traffici illeciti e ruberie. Quando il padre viene ucciso, Moni ne prende il posto e con il suo carattere autoritario e dispotico non esita, pur di non perdere il potere, a sacrificare la madre e l’unico ragazzo che la ama sinceramente. La signora Aneva e invece la moglie di uno degli uomini più potenti di Bulgaria, un uomo che odia e che sogna di abbandonare, fuggendo in Germania. Affascinante e piena di corteggiatori, la signora Aneva è in realtà attratta da Di, la sua giovane massaggiatrice, e vive una frustrante routine matrimoniale, costretta com’e a fare sesso ogni giovedì con il marito, che le lascia dei soldi in cambio della sua sottomissione. E poi c’e Nora, cameriera in un bar malfamato. Stuprata dal marito della signora Aneva, Nora decide di vendicarsi di tutte le umiliazioni subite da parte degli uomini con cui ha avuto delle relazioni, compreso il rozzo proprietario del bar, Gozo, dal quale aspetta un figlio. Il personaggio intorno a cui ruotano gli altri è però Di, la massaggiatrice. Lei ha una storia con Petar, uno studente di medicina la cui madre è una ginecologa divorziata, una donna molto ricca e autoritaria, che paga Di per andare a letto con Petar, pensando che così il figlio vincerà la sua timidezza. Rozzi, egoisti e crudeli, i personaggi di questo romanzo non mancano di mostrare anche sentimenti e desideri. Ma in una realtà dove il denaro guida l’agire e forse anche il sentire umano, per loro non sembra esserci speranza di redenzione.