
Domenico Gallo, Corrado Veneziano
Con, in allegato, il Dvd Sedìcipersone; le parole negate del bombardamento della Tv di Belgrado, Il termine "guerra umanitaria" fu coniato nel 1999 a ridosso dell'aggressione della Nato nei Balcani. E, sempre in quella circostanza, i giornalisti furono ufficialmente interpretati come "soldati in assetto da combattimento": da sorvegliare e, nel caso, eliminare. Da allora altre guerre umanitarie sono scoppiate, mentre i rischi di monopolio dell'informazione e i tentativi di manipolarne i contenuti si stanno moltiplicando. Otto autori - docenti, giornalisti, magistrati - hanno indagato il rapporto tra guerra e informazione. Svelandone precise contraddizioni, muovendo critiche circostanziate e durissime.