
Isotta Fiorentini Roncuzzi, Enzo Pezzi, Arnaldo Roncuzzi
Sant’Apollinare in Classe di Ravenna è universalmente nota come la più bella tra le basiliche paleocristiane per i suoi straordinari e sontuosi mosaici. Nell’incantato catino absidale, dove le tessere musive brillano e rimandano luci dorate e multicolori, campeggiano il grande disco gemmato con la croce e le figure di S. Apollinare, Elia e Mosè. Più in basso si allarga un verde paesaggio con fiori, erbe, cespugli e piante tra le quali si muovono numerosi uccelli.È il paesaggio che allora doveva circondare l’imponente basilica, l’immagine del grande bosco perduto che animava il territorio nel quale, maestoso, si ergeva il tempio cristiano.È del tutto nuova la ricerca che ha portato gli autori a identificare gli alberi di questo bosco litoraneo, il pinetum, e gli animali che lo popolavano, permettendoci di avere un’immagine concreta e suggestiva della flora e della fauna che qui cresceva e viveva nel VI secolo e che, in parte, è presente ancora oggi sotto i nostri occhi.