
Francesco Petrarca
Dall’abisso della disperazione si levano questi sette Salmi penitenziali, scritti dal Petrarca in una sola giornata (nel 1347 o 1348) a imitazione del sommo salmista biblico. Voce aspra, cupa, scabra, il penitente eleva a Dio il suo lamento per il peccato che condanna l’anima alla morte, e invoca salvezza dalla misericordia divina. Operazione ardita e peculiare, questi Salmi rivelano, sotto la veste apparentemente dimessa, precise rispondenze tematiche con la grande lezione dei classici e con le altre opere del Petrarca.