
Flaminio Gualdoni
Il volume “La Città Nuova. Ritratti di città” indaga l’immagine della città moderna nell’arte italiana del XX secolo fino ai giorni nostri, tra utopia, mito e realtà. Dalla fine dell’Ottocento e soprattutto con l’avanguardia futurista – qui rappresentata dalle opere di Boccioni, Carrà, Balla, Depero – la visione urbana entra progressivamente nella scena dell’arte, divenendo il fulcro dell’idea di modernità. Il grande Novecento è dominato da De Chirico e da Sironi, i cui paesaggi urbani incarnano le prime perplessità poetiche nei confronti della nuova condizione esistenziale. Il percorso si inoltra nel secondo dopoguerra, quando la realtà urbana è tema che non coinvolge solo le avanguardie artistiche – da Melotti a Cavaliere, da Merz a Schifano, da Tadini ad Adami a Rotella – ma anche quelle dell’architettura dipinta e della fotografia, che grazie ad autori come Basilico, Ghirri, Jodice, Galimberti, non mostra più solo un documento, ma offre un’interpretazione intellettuale e poetica dei luoghi. L’itinerario si conclude con una documentazione essenziale delle ultime generazioni – da Chiesi a Costa, da Guaitamacchi a Presicce – che tra pittura e fotografia riprendono con forza il tema della crisi attuale dell’immagine di città. Il volume, con un testo di Flaminio Gualdoni, è completato da apparati biografici.