
Holly Goddard Jones
L'America proletaria, quella in cui la vita scorre tra il supermercato, il lavoro in fabbrica e una cena da Pizza Hut il venerdì sera; siamo nel Kentucky dove c'è una città che si chiama Roma, ma è talmente piccola e inutile che quel nome le calza come un cappello troppo ampio, incongruo. A Roma le ragazze rimangono incinte e non ne capiscono bene la ragione; a Roma i padri abbandonano il tetto familiare mentre i figli hanno appena iniziato a camminare o non ci sono mai perché la loro vita scorre sulle autostrade, alla guida un camion. Sette racconti, sette feroci ritratti di vita familiare in ognuno dei quali emerge un cuore ferito, una vita stretta nella tenaglia del non poter scegliere perché la libertà, quella che in apparenza sembra abitare in tutti, è una terra lontana, se sei cresciuto qui. Holly Goddard Jones, che ha esordito pubblicando un racconto nell'antologia “American Mystery Stories 2008” (insieme a Elizabeth Strout, Alice Munro, Joyce Carol Gates, Michael Connelly), ha una tale maturità di toni e di scrittura da riuscire in un affresco di toccante verità che ha convinto la critica statunitense e si è guadagnata l'apprezzamento di autori del calibro di Joshua Ferris e George Pelecanos.