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BEAT NERI POZZA

Progetto di sangue

Burnet Graeme Macrae

  • Genere: Thriller e gialli
  • Listino: € 9.90
  • Collana: BEAT. Bestseller
  • Data Uscita: 20/09/2018
  • Pagine: 288
  • EAN: 9788865595626

Attraverso un’affascinante ricostruzione storica, Graeme Macrae Bunet ha scritto un magnifico romanzo sulla giustizia, la criminalizzazione e il classismo nel tardo del XIX secolo in Scozia

«Burnet dimostra che è possibile unire il diletto innegabile di un romanzo criminale con un altrettanto innegabile valore letterario.»Financial Times
«I giurati del Man Booker hanno visto giusto: questo è realmente uno dei più convincewnti e importanti romanzi dell’anno.»The Scotsman

Nel 1869 un triplice omicidio sconvolge la piccola comunità scozzese di Culduie, una trazione di sole nove case. Reo confesso è il giovane Roderick Macrae, orfano di madre e figlio di un fittavolo in miseria. Con una sorella di poco più grande e due fratelli gemelli molto più piccoli da mantenere, Roddy ha dovuto abbandonare presto gli studi per dedicarsi anima e corpo al lavoro della terra. Un compito duro, reso ancora più tale non dalle avversità della natura, ma dall'uomo che vive al capo opposto del villaggio: La-chlan Mackenzie. Non è mai corso buon sangue fra i Macrae e i Mackenzie, un rancore che perdura da decenni benché nessuno ne ricordi più la causa, ma da quando Lachlan è stato eletto cone-stabile del villaggio, i Macrae non hanno più pace. Lachlan si è messo a controllare con puntiglio lo stato dei terreni, le condizioni dei sentieri e i fossati dell'appezzamento coltivato da Roderick Macrae, finché non ha trovato il modo dapprima di togliergli un quinto del podere e poi di inviargli una notifica di sfratto. Il giorno dopo lo sfratto, Lachlan viene trovato brutalmente assassinato e Roderick, ricoperto di sangue, viene avvistato nei dintorni del podere dei Mackenzie. Il ragazzo non esita a dichiararsi responsabile dell'omicidio e viene rinchiuso nel carcere di Inverness in attesa del processo, in cui verrà giudicato dalle migliori menti legali e psichiatriche del paese. Ma ha davvero raccontato la verità? E la sua condanna è giusta o immeritata?